di Francesca Urbani
“C’è chi sta bene se sta con gli altri, chi si accorge di chi c’è e di chi manca, c’è chi sa cosa ti fa felice ed è sicuro che ti farà il regalo proprio giusto, chi aiuta i compagni di classe e chiama a fare i giochi insieme i bambini più timidi e impauriti dal grande gruppo”. Queste competenze sono proprie di chi possiede un’ intelligenza interpersonale (come gli educatori). Cos’è? Quella capacità che usano i diplomatici e chi si occupa di organizzare eventi. Cosa fare per svilupparla, allenarla? Si può giocare a comporre, “ricostruire” la rete familiare attraverso la visione delle foto e stimolarli: “questo chi è?” e “ come si chiama?” Coi bambini dai tre ai sei anni è divertente giocare con i ruoli che conoscono: “Facciamo che io ero..la maestra e tu? Chi eri? Cosa facevi o dicevi?”.
Costruire, esplorare e orientarsi: serve un’intelligenza spaziale