«Un’economia che sia generosa, collaborativa e condivisa, che permetta a ciascuno di scoprire che la ricchezza si cela nelle proprie ambizioni e non nella mera accumulazione di denaro e beni». Sono questi i valori che, nella veste di formatore ed esperto in materia, il consulente finanziario Nicola Longo, parte della famiglia di Banca Macerata da ormai otto anni, ha voluto diffondere durante l’evento conclusivo del progetto “Educazione Finanziaria e all’economia civile” realizzato da Banca Macerata.
«Ho sempre messo trasporto e passione in questo progetto – ha dichiarato Longo – perché credo fortemente nei valori che possiamo trasmettere ai ragazzi. Ho cercato di condividere con loro i valori di un’economia fatta di “Abbondanza Frugale”, al servizio di una società gioiosa promossa da economisti come Serge Latouche o Kate Raworth; di un’economia che punti al progresso sociale, inteso come realizzazione di sé e creolizzazione delle culture, e non soltanto allo sviluppo economico fatto di acritica crescita della ricchezza monetaria e della produttività di un Paese in competizione con gli altri».
Per la prima volta nella storia del progetto, a conclusione dell’anno scolastico 2021-22, è stato organizzato un grande evento con la partecipazione di tutti gli istituti scolastici: la conferenza spettacolo “Fate il nostro gioco” di Taxi 1729, iniziativa del programma Economiascuola di FEduF (Abi), per trattare il tema della ludopatia e del gioco d’azzardo. Durante l’evento, sperimentando attivamente il funzionamento di una lotteria, Olmo Morandi, divulgatore scientifico della società Taxi1729 di Torino, ha fatto scoprire ai ragazzi le dinamiche matematico-statistiche e psicologiche che fanno del gioco d’azzardo un pericoloso strumento di intossicazione psicologica e degrado sociale. A conclusione della giornata sono stati consegnati gli attestati di partecipazione ai programmi di formazione condotti nei mesi precedenti.
Nei tanti programmi creati con il supporto della FeduF, gli studenti hanno sperimentato un connubio tra nozioni teoriche e situazioni pratiche, imparando a gestire consapevolmente il denaro e a conoscere i mercati finanziari; hanno accresciuto la loro sensibilità verso la sostenibilità sia sotto il profilo ambientale che economico e sociale; sono stati stimolati verso un pensiero critico e ad un ragionamento aperto sulle funzionalità, caratteristiche e problematiche proprie dei sistemi economico-finanziari; hanno ragionato sui meccanismi sociali e istituzionali sottesi, al fine di rafforzare le loro competenze, il loro orientamento formativo e la loro futura capacità di realizzarsi.
Nella veste di formatore ed esperto in materia, il consulente finanziario Nicola Longo, parte della famiglia di Banca Macerata da ormai otto anni, dichiara:
Il progetto di “Educazione Finanziaria e all’economia civile” realizzato da Banca Macerata, dal 2018 ad oggi ha coinvolto complessivamente circa 850 studenti e studentesse provenienti da diverse scuole marchigiane, tra le quali quest’anno l’Ite Gentili di Macerata, l’Iis Filelfo di Tolentino, l’Iss Urbani di Porto Sant’Elpidio e di Montegiorgio e l’Itet Carducci-Galilei di Fermo.
Il direttore generale di Banca Macerata, Toni Guardiani, sostiene come la scuola costituisca un canale privilegiato per veicolare iniziative, conoscenze e competenze di educazione finanziaria e rivesta sempre di più un ruolo fondamentale perché, da un lato, consente di raggiungere una vasta fascia della popolazione, con riferimento a tutti i ceti sociali; dall’altro, agevola il processo di familiarizzazione dei consumatori di domani con i temi finanziari, prima che giunga il momento della vita in cui vengono effettuate quelle scelte che incidono sul benessere economico.
«I giovani – continua il direttore Guardiani – si trovano oggi a dover fronteggiare situazioni e scelte finanziarie più impegnative di quelle vissute alla stessa età dai loro genitori. L’educazione finanziaria nelle scuole può produrre anche benefici “indiretti” per le famiglie: i giovani possono, infatti, stimolare dialogo e riflessioni anche con i genitori stessi».
In un mondo in cui esiste la corsa allo spreco, all’usa e getta, era urgente dare una svolta e permettere ai giovani, anche con validi esempi, di prendere in mano le redini per una svolta decisiva a tutela del creato, che gratuitamente abbiamo ricevuto in dono e che dobbiamo proteggere e tutelare.