Trecento ragazzini per ricordare il Maestro Rodolfo “Fofo” Prenna. Si è svolto ieri il primo Memorial Prenna, in memoria dell’amatissimo maestro dell’Alfa Judo e presidente del comitato regionale Marche. La palestra di via Ginocchi si è riempita dell’entusiasmo e della vivacità di 343 iscritti e 28 club da tutta Italia per il memorial e per il primo Trofeo della città di Civitanova. Fra atleti, accompagnatori, istruttori e organizzatori sono state oltre 1000 persone ad avvicendarsi nel palazzetto del quartiere S.Giuseppe. Partecipazione notevole vista la concomitanza con una gara di rilevante importanza a Castelfranco Emilia. Il Trofeo “Città di Civitanova Marche” è andato al Judo club Urbisaglia. Mentre il primo classificato per il Memorial Prenna Rodolfo è stato il club Judo Sakura Osimo. Emozione durante la cerimonia alla quale hanno preso parte i familiari di Rodolfo Prenna, morto a 75 anni lo scorso agosto. Una figura che ha dato tantissimo alla città e al mondo sportivo del judo, crescendo intere generazioni di ragazzini. A lui è stata dedicata una targa ed è stato donato un mazzo di fiori bianco e rosso come la cintura sesto dan di Prenna. Il maestro Magri ha poi donato una foto che ritrae Prenna, Magri stesso, presidente e segretario nazionale della federazione.
L’assessore Enrico Giardini ha aperto le competizioni del pomeriggio e nel suo discorso ha ricordato “Fofo” come un simbolo del Judo civitanovese: «Rodolfo Prenna ha speso un’intera vita nel judo ed è stato maestro non solo di arti marziali ma di vita per molti ragazzi di Civitanova per diverse generazioni. Voglio inoltre fare un ringraziamento particolare – ha detto Giardini – ai genitori che dedicano le loro domeniche ai ragazzi. Lo sport, e in particolare le arti marziali, è fondamentale per la crescita dei giovani. I valori legati allo sport formano piccoli uomini e li preparano a diventare dei buoni cittadini». Entusiasta l’allenatore Angelo Mercanti che ha dichiarato: «Come prima esperienza siamo molto soddisfatti ma soprattutto abbiamo capito che la nostra non è solo un’associazione ma una grande famiglia. Ci auguriamo che il memorial divenga un punto di riferimento a livello nazionale per il Judo».