Leggere ad alta voce ai bambini li aiuta a crescere meglio. È questa la convinzione che fin dal 2012 ha portato il comune di Macerata a diffondere in tutto il territorio l’iniziativa “Nati per leggere, leggere è familiare”. Di questo progetto in particolare il capoluogo è il capofila, cioè coordina tutti gli altri partecipanti della provincia (l’anno scorso erano più di 50 enti), e questa settimana nella biblioteca Mozzi Borgetti c’è stata una riunione per firmare un protocollo d’intesa che rinnova il progetto per altri tre anni.
“Nati per leggere” è un’iniziativa che si svolge in tutta Italia e parte dalle scoperte dei ricercatori che hanno dimostrato come il leggere ad alta voce ai bambini piccoli (da 0 a 6 anni), abbia un’influenza positiva per la loro crescita e per il loro rapporto con i genitori e con le altre persone in generale. Quella dei libri infatti è una buona abitudine che, se appresa da piccoli, continua anche negli anni successivi e favorisce una maggiore comprensione del linguaggio. Il vicesindaco di Macerata Stefania Monteverde ha detto che l’obiettivo principale del progetto è “lavorare per la qualità della vita dei bambini e per la loro crescita armonica”. Il protocollo è stato firmato oltre che dal Comune anche da rappresentanti del mondo della sanità pubblica, dell’università e della rete bibliotecaria.