di Emanuele Luconi*
Nei giorni scorsi il Castello della Rancia di Tolentino è stato il suggestivo scenario per una delle più stimolanti riflessioni storico-culturali presentate nella città dopo la tragedia sismica. Il professor Giovanni Sabbatucci, storico affermato e docente di storia contemporanea all’università “La Sapienza” di Roma, è intervenuto sul tema “Il ritorno dei nazionalismi” nell’auditorium Roberto Massi. L’incontro, che ha visto la presenza di un folto pubblico costituito da studenti, docenti e cittadini, è stato possibile grazie alla collaborazione tra l’Istituto di Istruzione Superiore “Filelfo” di Tolentino e la Casa Editrice Laterza. Ha introdotto il professor Roberto Romagnoli, docente di filosofia e storia nei licei Classico e Scientifico, che nel presentare il prestigioso ospite si è soffermato sul significato dell’evento quale momento significativo di rilancio culturale per il Filelfo e in generale per il Comune di Tolentino a partire da un tema di evidente e stringente attualità.
Il professor Sabbatucci ha presentato una lucida analisi dei fenomeni politico-sociali contemporanei partendo dal concetto di Nazionalismo, inteso come degenerazione del senso di appartenenza nazionale che porta uno Stato a far prevalere le proprie prerogative sugli altri. Ha mostrato chiaramente come questo sia stato al contempo causa ed effetto dei dolorosi eventi datati tra gli anni 30 e 40 dello scorso secolo, sottolineando poi la netta differenza tra il sentimento che ha alimentato la prima “Grande Crisi” da quello che possiamo definire quale ritorno più blando nei nostri giorni, in assenza soprattutto di affermati regimi totalitari.
Sarebbe dunque oggi più corretto parlare, secondo Sabbatucci, di un nuovo tipo di autoritarismo, chiamato democratura, che poggia su un reale consenso del popolo nel rispetto almeno formale dello stato di diritto. Questa tendenza ad affidarsi alla figura di un leader forte, che promette di difendere gli interessi nazionali, costituisce una forma di Nazionalismo reattivo, e non assertivo, avente origine da una situazione traumatica o da una presunta minaccia. Le cause? In primo luogo l’impatto destabilizzante del fenomeno globalizzazione e in secondo luogo la distribuzione mondiale delle risorse, basata su una errata concezione di disponibilità quantitativamente determinata. Al termine della relazione molti sono stati i quesiti posti cui l’illustre interlocutore ha prontamente risposto. A chiusura dei lavori il sindaco di Tolentino Giuseppe Pezzanesi ha espresso la propria ammirazione e il proprio interesse per i temi trattati nell’incontro, sottolineando il suo impegno a sostegno dell’Istituto Filelfo. La dirigente scolastica Santa Zenobi, ha concluso l’incontro porgendo i suoi saluti al pubblico intervenuto.
*Emanuele Luconi, IV A liceo scientifico “F.Filelfo”