venerdì, Novembre 22, 2024

“Che mondo volete lasciarci?”
Gli adolescenti di oggi
come ai tempi di Aristofane

TEATRO - “È già domani” è lo spettacolo degli studenti e delle studentesse dell’Iis Alberico Gentili di San Ginesio e Sarnano andato in scena domenica 19 maggio a Caldarola

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I saluti finali

“È già domani” è lo spettacolo degli studenti e delle studentesse dell’Iis Alberico Gentili di San Ginesio e Sarnano. Andato in scena domenica 19 maggio a Caldarola è frutto dei laboratori organizzati dalla scuola nell’ambito del Progetto Pnrr “Fa-rete insieme”, fortemente sostenuto dalla dirigente scolastica Annamaria Marcantonelli e coordinato dalla professoressa Tiziana Alessandroni.

Il progetto, una novità assoluta per l’istituto, ha coinvolto oltre quaranta studenti e studentesse ed è stato suddiviso in quattro percorsi formativi guidati da esperti esterni e tutor. Il laboratorio di teatro è stato tenuto dal regista Stefano Monti, quello di scenografia è stato curato da Lodovico Gennaro, il laboratorio di coreografia è stato diretto da Ilaria Battaglioni, mentre quello di marketing è stato affidato a Isabella Tomassucci.

Lo spettacolo, scritto e diretto da Stefano Monti con la collaborazione di Isabella Tomassucci, è una riscrittura contemporanea di “Acarnesi” di Aristofane, con un focus sui giovani e la loro visione del futuro. Il regista Monti ha commentato: «Anche se sono passati più di duemila anni da quando un Aristofane poco più che diciottenne scrisse ‘Acarnesi’, l’impianto tematico di questa commedia è ancora attuale. Nelle sue parole si riconosce il fervore che anima gli adolescenti, quel desiderio di farsi ascoltare, acceso ancor di più dalla sensazione di essere impotenti davanti alle decisioni dei poteri che governano il mondo».
E-gia-domani-ringraziamantiMonti ha proseguito spiegandone il significato: «Nel nostro spettacolo il Diceopoli aristofaneo è diventato un gruppo di giovani che protesta contro ciò che percepisce come un’ingiustizia. La città di Atene si è trasformata in un’indefinita città che combatte contro un indefinito nemico e i/le ‘ragazzɜ-Diceopoli’ incarnano tutte le proteste giovanili contro la guerra. La serata di domenica ci ha regalato grandi soddisfazioni, ma quello che conta, per me e per i miei colleghi, è il percorso fatto insieme: quando lavoriamo con i ragazzi il nostro obiettivo primario non è la performance, ma stimolare la loro crescita umana attraverso l’esperienza teatrale. Il teatro è visione, costruzione di rapporti, rivelazione dell’essere, espressione del noi. È l’arte del fare: con il corpo, con le mani, con la voce. È luogo per eccellenza della presenza e della vicinanza umana. Dare agli studenti la possibilità di arricchire la loro formazione con l’esperienza teatrale significa offrire loro un fondamentale strumento di sviluppo personale e sociale».

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Parallelamente, gli studenti del laboratorio di marketing, guidati da Isabella Tomassucci, hanno lavorato per promuovere lo spettacolo. «Mentre i nostri colleghi erano impegnati nell’allestimento dello spettacolo, noi del gruppo di marketing abbiamo lavorato per ideare una campagna di comunicazione capace di trasmettere tutto questo» hanno raccontato gli studenti prima dello spettacolo. «Abbiamo ideato lo slogan ‘Che mondo volete lasciarci?’ e la locandina che sintetizza i temi dello spettacolo attraverso lo schizzo in stile grunge di un sole nascente “crepato”, rovinato dallo scontro: il domani che sorge sull’oggi. Inoltre, per incuriosire gli studenti, abbiamo organizzato anche un flash mob a scuola».

La serata si è conclusa con applausi scroscianti e grande entusiasmo da parte del pubblico, testimoniando il successo di un progetto che ha saputo unire formazione e creatività, offrendo agli studenti un’importante opportunità di crescita personale e collettiva.

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