Si è arricchito delle opere dei ragazzi e delle ragazze delle scuole primarie e secondarie, il Giardino dei Giusti di Montelupone, nato lo scorso anno, da una proposta dell’insegnante di religione Celeste Vicedomini, con la messa a dimora del primo albero, un tiglio, intitolato alla memoria di Gino Bartali alla presenza della nipote Gioia.
Quest’anno l’intero Istituto comprensivo “G. Leopardi” ha abbracciato ha ribadito con ancora più consapevolezza l’importanza educativa e civile dei valori che i “giusti” hanno testimoniato con la loro vita, celebrando la memoria di due Giusti marchigiani: i coniugi Giuseppe ed Elvira Brutti di Amandola che, con il loro coraggio e l’aiuto dell’intera comunità del loro paese, hanno salvato dalla deportazione e quindi dalla morte, due famiglie di ebrei fuggite da Belgrado.
All’ombra di un leccio, piantato per l’occasione, i ragazzi e le ragazze hanno mostrato i loro lavori, fatti di colori, emozioni e riflessioni, per far conoscere la storia dei coniugi Brutti.
Al fianco dell’albero è stato installato un totem, progettato dai ragazzi e dalle ragazze della scuola secondaria e realizzato dal personale del Comune di Montelupone, un’opera che ha colpito per la bellezza, l’originalità e il messaggio che raffigura un binario curvilineo, con le sagome dei coniugi (Giuseppe era capostazione), le rondini simbolo della libertà donata alle famiglie di ebrei, le spine che inizialmente percorrono i binari diventano splendidi fiori, a simboleggiare la vita che Giuseppe ed Elvira hanno contribuito a salvare.
Il sindaco di Montelupone Rolando Pecora e la dirigente scolastica Natalia Virgulti hanno salutato e portato il proprio messaggio di pace e speranza, felici per la bellissima giornata di festa che i ragazzi hanno saputo creare con i loro lavori e la loro spontaneità.
Presente anche Manfredo Coen, ex Presidente e tuttora membro della comunità ebraica di Ancona che, visibilmente emozionato, ha portato il suo saluto di amicizia alla comunità di Montelupone.
Il Giardino dei Giusti di Montelupone è parte della rete di giardini presenti sul territorio nazionale coordinata dall’Associazione Gariwo.
«In segno – si legge in una nota – di ferma volontà dell’Amministrazione Comunale e della Scuola di dare continuità al progetto, verrà costituito un Comitato tecnico-scientifico che curerà nel tempo lo sviluppo del giardino, attraverso attività volte alla valorizzazione e alla conoscenza delle testimonianze di vita di quanti hanno sacrificato o messo a rischio la loro, per la libertà e la salvezza degli altri».
Giuseppe ed Elvira Brutti,
i “giusti” marchigiani
che salvarono due famiglie ebree
MONTELUPONE - In loro memoria è stato installato nel Giardino dei giusti un totem, progettato da alunni e alunne delle scuole cittadine