di Alessandra Pierini (Foto Fabio Falcioni)
Aeroplanini di carta hanno svolazzato per il teatro Lauro Rossi a Macerata portando sulle loro ali i desideri e le richieste dei bambini e delle bambine del Consiglio a loro dedicato, in rappresentanza di tutti i loro coetanei concittadini e concittadine.
Dare l’olio alle altalene dei parchi comunali, fare le scuole più belle e “metterle al sicuro d terremoti e alluvioni”, portare a Macerata parchi avventura, luna park e parchi acquatici. Sono alcune delle proposte tratte da un estratto delle idee proposte in questa prima fase dai più piccoli e presentato ieri sera durante la presentazione, condotta dalla responsabile del progetto Marzia Fratini, delle nuove iniziative nell’ambito della Città dei bambini e delle bambine. «Vorrei che Macerata fosse più giocosa e che fosse sempre San Giuliano» ha detto uno dei 26 neo consiglieri e consigliere, estratti tra gli alunni e le alunne delle classi quarte e quinte delle primarie della città.
Una serata che li ha visti protagonisti aperta dall’intervento video del professor Francesco Tonucci, creatore del progetto Città dei bambini e delle bambine. «Da oggi – ha detto – il sindaco è il vostro datore di lavoro e dovrete fargli capire di cosa avete bisogno».
Poi la presentazione delle prime proposte di bambini e bambine curata dalla docente Unimc Rosita De Luigi e l’intervento di Matteo Marangoni di Piombini Sensini onlus.
Il presidente del Consiglio comunale Francesco Luciani ha quindi consegnato ai neo consiglieri e alle neo consigliere il kit per portare avanti il loro ruolo.
«Abbiamo affrontato tante sfide – ha detto l’assessora Katiuscia Cassetta che porta avanti l’iniziativa con grande slancio e passione – ma questa è una delle più grandi. Mi farò portavoce con il sindaco e con gli altri amministratori delle vostre richieste». Ha quindi ricordato l’iniziativa a cui aderiscono tanti negozi della città, diventati amici dei bambini e delle bambine: «Sono loro la chiave per renderli più autonomi, nelle attività contrassegnate dall’apposito simbolo troveranno un bicchiere d’acqua, un bagno e aiuto se ne avessero bisogno».
Poi la costruzione degli aeroplanini e il lancio da ogni sezione del teatro in una gioia durata qualche istante ma arrivata molto in profondità.
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