Il gioco può essere secondo te un linguaggio universale? Molto spesso quando giochi non hai neanche bisogno di parlare per capire cosa sta facendo chi gioca con te e come reagire. Sai anche che negli ultimi mesi nei nostri comuni sono arrivati tanti bambini e bambine provenienti dall’Ucraina dove è in corso una guerra. Forse anche nella tua classe o nel tuo quartiere li hai incontrati e avete fatto amicizia. Ora c’è una opportunità in più. Sul sito montessori150.unimc.it si possono scaricare giochi in doppia lingua (italiano e ucraino). Questi possono avvicinare i bambini e le bambine delle due nazioni.
«Il formato del gioco – spiega la professoressa Nicolini, psicologa dello sviluppo e docente di Unimc – favorisce l’aggregazione e anche l’apprendimento. Giocando insieme fra coetanei, bambini e bambine possono, non solo star bene e divertirsi, ma anche apprendere cose nuove gli uni dagli altri. Gioco e interazione tra pari sono i due elementi tenuti presenti nell’elaborazione di questi giochi. I contenuti invece fanno riferimento alla vita quotidiana a qualcosa che può essere a portata di mano, ci sono alcuni giochi poi che riguardano le emozioni e i rituali per poter stare insieme e interagire nella quotidianità».
I giochi scaricabili sono:
- I Numeri, per imparare a contare da zero a dieci;
- Il Clima, per imparare a descrivere il tempo meteorologico;
- Il Corpo e il Viso, per imparare a indicarne le parti;
- Le Emozioni, per imparare a distinguere i propri stadi interiori;
- Diario e Carta d’Identità, per imparare a descrivere sé stessi;
- Gli Animali, per impararne i nomi e gli atteggiamenti;
- La Settimana e i Mesi, per imparare a distinguere i giorni e le fasi dell’anno;
- I Colori, per impararne i nomi;
- Salutarsi e Parlare, per imparare a comunicare.
Il sito montessori150.unimc.it è stato creato dall’Università degli Studi di Macerata. È il sito di riferimento per il progetto Montessori 150. Questo intende formare 100 docenti di ruolo (tra scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di I grado) al metodo montessoriano, migliorandone la formazione continua. Mira inoltre a favorire un processo di scambio e di mutual learning tra gli attori del ‘sistema’ educativo locale (docenti, genitori, associazioni, esperti, mondo accademico) e a porre le basi per l’estensione del metodo montessoriano alla scuola secondaria di II grado.
Così facendo, gli organizzatori del progetto sperano di poter aumentare le classi e le scuole a indirizzo montessoriano, di poter migliorare la qualità del metodo studiato da Maria Montessori e di poter ridurre la diffidenza che il sistema educativo tradizionale gli riserva. Il progetto fa fede al pensiero di Maria Montessori e ai requisiti del Miur.