Gli studenti e le studentesse delle classi 3° e 4° B del liceo artistico Giulio Cantalamessa di Macerata hanno passato nei giorni scorsi una mattinata diversa dalla classica routine scolastica: un dibattito partecipato, la testimonianza di due ragazzi ospiti delle Comunità terapeutiche gestite dalla Cooperativa sociale “Pars”, la visita aziendale alla Cooperativa agricola “San Michele arcangelo” e un momento di formazione ludico con quiz e simulazione tramite visore per testare le conoscenze e approfondire i problemi e le conseguenze derivanti dall’uso e dall’abuso di alcol e droga.
«Dopo le iniziative di prevenzione – si legge in una nota della Pars – svolte nei mesi precedenti al Cantalamessa, le psicologhe Irene Costantini e Samantha Zanconi hanno dialogato con i ragazzi e le ragazze toccando temi molto vicini a loro, come l’illusione che il controllo dell’uso di droghe sia sufficiente ad eliminare il rischio di dipendenza o che le droghe di origine naturale siano innocue e meno devastanti di quelle sintetiche».
Due ospiti delle Comunità terapeutiche della Pars hanno raccontato la propria esperienza di riabilitazione in corso: le regole, gli orari e il rapporto con gli educatori; l’impegno costante anche quando le giornate e i pensieri sono pesanti; la consapevolezza di sé che si ricostruisce nelle attività del quotidiano; l’importanza di prendersi cura degli spazi in cui si vive, delle cose e della propria persona. «Fare ordine fuori per portare l’ordine dentro sé stessi», come ha evidenziato una studentessa.
Marmellate e succhi di frutta bio offerti come merenda per presentare l’Azienda agricola San Michele, nella quale gli ospiti della Pars svolgono attività formative nel settore orto-frutticolo. Un piccolo momento conviviale per conoscere un progetto di formazione lavorativa in una realtà che ad oggi si attesta tra le eccellenze biologiche nazionali.
L’incontro si è concluso con una riflessione aperta da parte degli studenti, che hanno condiviso le emozioni scaturite durante le testimonianze: gioia, sorpresa, timore, stupore e tanto altro.
Una giornata dedicata alla prevenzione e all’informazione, che si colora anche dei toni del volontariato, desiderio che alcuni studenti hanno espresso alla fine dell’incontro.