«Le mura nella nostra vita da sempre»
Alunni e alunne le fanno parlare

«Le mura nella nostra vita da sempre»
Alunni e alunne le fanno parlare

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SAN GINESIO – Bimbi e bimbe del plesso “via Roma” dell’Istituto Comprensivo “V. Tortoreto” hanno vinto il primo premio al concorso nazionale “Nel Nome del Rispetto”

 

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Le mura di San Ginesio

Nei giorni scorsi ha avuto luogo la cerimonia di premiazione in modalità remota del Concorso Nazionale promosso e organizzato dall’associazione “Nel Nome del Rispetto” di Foligno, che ha visto vincere gli alunni e le alunne delle classi prime e seconde del plesso “via Roma” dell’Istituto Comprensivo “V. Tortoreto” di San Ginesio. Il concorso aveva come argomenti da sviluppare il rispetto e la tutela del patrimonio artistico: i bambini e le bambine si sono voluti addentrare nell’importante percorso di conoscenza e valorizzazione della Cinta muraria, quale exemplum di bellezza architettonica e culturale del borgo medievale di San Ginesio. «Le mura però – come ha detto una bambina – fanno parte da sempre della nostra vita» con esplicito richiamo al lockdown a cui i piccoli sono stati finora costretti. Nel lavoro premiato al concorso, ogni alunno ed alunna ha voluto inserire il proprio pensiero e anche i nonni e i genitori hanno voluto dare il loro contributo, fornendo materiale ed esperienze interessanti, che sono state arricchite con le immagini di Roberto Dell’Orso.

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Alla gioia dei bambini e delle bambine si unisce anche quella delle insegnanti di classe, pienamente soddisfatte del lavoro svolto. «Man mano che si proseguiva con il lavoro – afferma Sabrina Chiappini – veniva modificata la percezione che ogni alunno aveva delle mura. Le hanno fatte parlare ascoltando con interesse e viva partecipazione il loro racconto. Possiamo dire di aver raggiunto pienamente l’obiettivo prefissato: legare la mente e il cuore di questi piccoli uomini del domani al proprio ambiente per poterlo proteggere, averne cura e magari aiutarlo a diventare migliore, a risorgere». La motivazione della giuria al premio è stata questa: “Le voci e i racconti degli allievi comunicano con efficacia un messaggio chiaro e partecipato, sovrapponendosi l’una all’altra, ciò che in passato ha dato loro protezione, oggi riceve in cambio rispetto e salvaguardia”.

Un particolare ringraziamento è giunto della dirigente Grazia Maria Cecconi, che si è complimentata con tutti i bambini e le bambine, con le loro famiglie e con le insegnanti, che hanno lavorato nonostante questo momento di difficoltà e hanno completato il lavoro nella modalità di didattica a distanza. La dirigente Cecconi ha infine rivolto un ultimo ringraziamento all’associazione “Nel nome del Rispetto”, perché permette di parlare, di discutere e di portare nelle nostre scuole la cultura e la solidarietà del rispetto. Il rispetto è trasversale, è la pietra angolare di tutte le virtù, però nasce dalla conoscenza e richiede impegno e investimento.



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