Due classi del liceo classico “G. Leopardi” di Macerata hanno partecipato, nei giorni scorsi, alla collocazione di una targa in ottone posta sul pavimento all’ingresso della scuola, per ricordare il Giorno della Memoria. L’iniziativa, promossa dal Miur, nasce da un’idea di Gunter Demnig, che nel 1992 ha dato avvio alla collocazione delle pietre di inciampo. Essa consiste nell’installazione di una targa in ottone sul selciato antistante la casa di una vittima dello sterminio nazifascista, sulla quale vengono incisi i dati della persona, il luogo e la data di arresto o della deportazione.
Lo scorso anno, ad imitazione di questa idea, sono state realizzate delle targhe commemorative, poi consegnate a 100 istituti scolastici, nei quali sono state posizionate. Quest’anno, il numero delle scuole è raddoppiato, tanto che ne sono state coinvolte oltre 200 su tutto il territorio nazionale. Il liceo “G. Leopardi” è rientrato fra le scuole scelte. Con l’obiettivo di dare il giusto valore educativo e formativo a tale ricorrenza, si è proceduto, dunque, a questa cerimonia, allo scopo di stimolare negli studenti e nelle studentesse una riflessione su tali tematiche e contribuire a preservare la memoria di questi accadimenti. «Sono segni importanti, che inducono a riflettere e a non dimenticare – ha commentato la dirigente scolastica Annamaria Marcantonelli – piccole tracce che testimoniano eventi storici importanti e, in questo caso, drammatici. È bene conservare sempre una memoria viva, vigile ed attenta, soprattutto è nostro compito farlo per sensibilizzare gli studenti». La collocazione della targa è stata fatta alla presenza della Marcantonelli e del vicario Adriano Menchi; dopo la lettura, da parte di una studentessa, di un brano di Primo Levi tratto dal romanzo “Se questo è un uomo”, si è proceduto allo scoprimento della targa fissata al suolo.