Spesso si pensa che sia difficile, per i giovani di oggi, incontrarsi, riacquistare valori perduti e fare delle esperienze costruttive e formative insieme, ma la verità è che ormai il digitale ha superato ogni tipo di barriera esistente, sconfiggendo numerosi ostacoli e difficoltà, tra cui quella logisticamente più grande: la distanza. A testimonianza di questo, nasce “Conthackto”, che ha creato una piattaforma in grado di connettere studenti e studentesse del triennio delle scuole secondarie di secondo grado di tutta italia, che possono collaborare per superare challenges e svolgere molteplici attività. Ce lo racconta più da vicino Angelica Nicole Ricca, studentessa della classe 5G del liceo classico linguistico “G. Leopardi” di Macerata.
di Angelica Nicole Ricca*
In un mondo che corre ad una velocità esponenziale, grazie alle nuove tecnologie, fermarsi a riflettere potrebbe essere considerata una perdita di tempo. Ma non è così. Il digitale ad oggi è visto come una limitazione, la causa della perdita dei valori in molti giovani. Il team di “Conthackto” sfida questa convinzione, creando la prima piattaforma di hackathon online in Italia, che connette studenti e studentesse del triennio della scuola secondaria di secondo grado residenti in tutta la penisola che hanno voglia di mettersi in gioco, superando anche la distanza, che non risulta più un limite.
La prima digital challenge, dal titolo “Plastic Society”, è stata lanciata il 16 dicembre dello scorso anno e ha visto i 24 partecipanti, provenienti da undici regioni differenti, cimentarsi in progettualità, impegnandosi nel riciclaggio e in alcuni casi nella completa eliminazione del materiale plastico. Per sette giorni, i ragazzi e le ragazze divisi in sei team, guidati da un mentor, hanno avuto l’opportunità di testare una modalità di lavoro del tutto nuova, concludendo il percorso non solo con un progetto attuabile, ma anche con una nuova consapevolezza delle proprie capacità. Durante la challenge, gli studenti e le studentesse hanno partecipato, in videocall, a esperienze di confronto con due professionisti. Nel primo talk, si sono cimentati nella tematica del design thinking con Carlos Ramos, giovane talento nel mondo delle start-up, e nel secondo si sono dedicati allo studio delle tecnologie esponenziali di Andrea Geremicca, presidente dell’Istituto Europeo dell’Innovazione e co-founder di
Impactscool. Tutto questo è stato possibile semplicemente attraverso la connessione internet e il proprio device,
perché ricordiamo che i partecipanti non si sono mai incontrati fisicamente, ma hanno lavorato per sette giorni da remoto, presentando online i loro progetti ad una giuria, composta da Claudia Zampella, civic service design di Ondealte, Carlos Ramos, Andrea Geremicca e Laura Virli, preside della scuola polo di Pomezia, la quale ha certificato il progetto “Conthackto” dando ancora più valore al tempo impiegato dagli alunni e dalle alunne in questa sfida.
Il team organizzativo del progetto è composto da 22 volontari under 18, che per cinque mesi
hanno lavorato intensamente alla realizzazione di un sogno, uscendo da questo primo esperimento
molto soddisfatti. «Credevamo che la nostra giovane età e la distanza avrebbe creato dei problemi, invece ad oggi siamo convinti che siano i nostri punti di forza». Giovani che lavorano con altri giovani in modo da sensibilizzare e sensibilizzarsi per un futuro migliore, cercando di trovare una soluzione ai problemi attuali. Difatti, le sfide proposte da “ContHackto” sono incentrate sulla sostenibilità sociale, ambientale ed economica nella prospettiva della cooperazione per uno sviluppo condivisibile. Dopo questo primo step di prova, i prossimi appuntamenti in fase di realizzazione saranno delle challenges di dimensioni ancora più ampie, che l’organizzazione “Conthackto” ha già in agenda a partire dal mese di Gennaio. Chiunque voglia informazioni più dettagliate per l’iscrizione, può visitare il sito www.conthackto.it.
*Angelica Nicole Ricca, classe 5G del liceo classico “Leopardi” di Macerata, indirizzo linguistico
