di Elisabetta Mascellani
Disegni, libri, musiche, recite e tanti desideri, sul mondo come i bambini lo vorrebbero, ma ancora da esaudire: questi gli ingredienti della Settimana dei diritti dell’infanzia, patrocinata dal Garante regionale dei diritti della persona, e dei lettori di ‘Nati per leggere’, che sta per aprirsi a Macerata. «Riflettere sui diritti dei bambini fa bene anche agli adulti». Stefania Monteverde, assessore alla Cultura del Comune di Macerata, introduce così il programma delle iniziative per la settimana di celebrazione dei trent’anni della convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Approvata il 20 novembre 1989 e ratificata dall’Italia due anni dopo, nel 1991, con la legge 176, in questi anni, la Convenzione ha contribuito ad accrescere consapevolezza e rispetto delle esigenze dei più piccoli, un concetto che prima non esisteva. Ma molto resta da fare per raggiungere la piena tutela dei diritti dei minori e rendere il mondo un po’ più a misura di bambino.
IL PROGRAMMA – Si inizierà lunedì 18 con due appuntamenti nel segno della mobilitazione, alle 14,30 il flash mob organizzato al polo Bertelli (Unimc) dagli studenti di Psicologia dell’educazione con la docente Paola Nicolini, di Scienze della Formazione, e alle 17 con la tavola rotonda per l’adesione alla Rete regionale delle città sostenibili e amiche dei bambini e delle bambine, organizzato alla biblioteca Mozzi Borgetti. Il programma proseguirà fino a sabato 23, con il coinvolgimento di tutte le istituzioni, con attività volte alla riflesssione su singoli diritti. Martedì 19, alla Bottega del libro, alle 16, per genitori ed insegnanti, la presentazione del nuovo libro di Luca Pisanelli, In viaggio con Vincenzo, sulla morte di Vincenzo D’Allestro nell’attentato di Dacca del 1 luglio 2016, presentato da Francesca Spigarelli e Paola Nicolini. Mercoledì 20, il giorno della firma della Convenzione, grazie alle iniziative condivise promosse dall’Onu, potremo sentirci parte di un progetto mondiale. Alle 8 verrà consegnata a ciascuna Scuola una pergamena con i diritti dell’infanzia. Un atto simbolico per ricordare, soprattutto agli adulti, l’impegno di tramandare i principi in essa contenuti. Ma i veri protagonisti della giornata saranno i bambini. Dalle 9, infatti, per l’associazione Sensini-Piombini, Gloria Lanciotti coordinerà i laboratori di cittadinanza, organizzati dalle scuole E. Fermi, Mestica e Dante Alighieri e San Giuseppe, ognuna delle quali con una classe di Primaria e Secondaria di primo grado, in una importante occasione di educazione alla cittadinanza, lavorerà su un diritto e sulle raccomandazioni che i bambini stessi vorranno presentare agli adulti. Il senso di partecipazione sarà sottolineato anche dal fatto che, in concomitanza con l’inizio dei lavori dell’Onu, alle 10, come precisa la neopresidente Unicef di Macerata, Patrizia Scaramazza, per far sentire tutti partecipi di un progetto più grande, alla stessa ora, in ogni città aderente ognuno presenterà un proprio lavoro sull’argomento. Nel pomeriggio, alle 16, infatti, in una grande festa, i lavori realizzati dai bambini e dalle bambine, disegni, canti e recitazioni e video, saranno portati al Teatro L. Rossi e presentate al pubblico. Al Calare del buio, a ricordare il diritto alla bellezza e all’arte, il monumento rappresentativo di ogni città aderente, per noi lo Sferisterio, si colorerà di celeste, il colore dell’Unicef. Lo stesso giorno, alla scuola ‘E. Fermi’ sarà ricordato il diritto alla vita all’aria aperta e il giorno dopo, giovedì 21, alle 10 a Villa Lauri, sarà celebrata la Giornata dell’albero, con la messa a dimora di alcune piante. Giovedì 21, la Giornata della filosofia, sarà dedicata al diritto al libero pensiero. La giornata, presentata da Donatella Pagliacci Unimc, è organizzata con la collaborazione della Scuola popolare di filosofia, da Unim, Dipartimento di filosofia e della Società filosofica Italiana. Le attività saranno volte a sollecitare il pensiero critico dei bambini, un’educazione democratica al dialogo, cioè alla dimensione collaborativa, la cui utilità è particolarmente sentita in una società in cui l’uso e l’abuso della tecnologia sembrano sottrarre il tempo alla riflessione. Saranno svolte nelle classi III e IV del Liceo Classico, Istituto Matteo Ricci, Ipsia di Macerata e al Liceo di Cingoli. Con la Scuola Popolare di Filosofia, nel pomeriggio, sono previsti incontri in maschera con Socrate e Diotima (da prenotare) alla biblioteca e al teatro Lauro Rossi. La serata, aperta a tutti, si svolgerà alla Bottega del Libro. Le giornate successive saranno dedicate alle letture. Venerdì 22, alle 10,30, per le scuole superiori, incontro con Mauro Verruto, ex allenatore della Lube, con letture sul tema della consapevolezza di sé. Alle 21, al teatro Lauro Rossi l’ingresso sarà gratuito e aperto a tutti con letture pubbliche da ‘Se questo è un uomo’ di Primo Levi. Sia venerdì che sabato 23, dalle 10,30 alle 12,30 e dalle 16 alle 18, le attività nell’ambito della settimana di ‘Nati per Leggere’, si svolgeranno a palazzo Buonaccorsi e al Museo della Carrozza.
L’attenzione delle istituzioni resta però sulle tante criticità che si evidenziano nella cura e nell’educazione delle nuove generazioni. Alla luce di tanti e meritevoli progetti, ci attardiamo a scambiare qualche commento con Gloria Lanciotti, dell’associazione Piombini-Sensini e con Patrizia Scaramazza, presidente provinciale Unicef.
Una settimana all’anno di buone pratiche può bastare a promuovere i Diritti dell’infanzia? Non c’è il rischio tutto resti troppo astratto e occasionale?
«La necessità, cui cerchiamo di rispondere con I nostri Laboratori, è proprio quella di rendere concreto questo tema, facendo lavorare i bambini e i ragazzi, con le loro riflessioni e proposte. Quello che manca, da parte degli adulti, è l’ascolto dei bambini. Attraverso la comprensione delle loro necessità si possono trovare soluzioni per rendere le città e il mondo più sostenibili per tutti».
La neo-presidente provinciale dell’Unicef, Patrizia Scaramazza, ha parole di lode per la città: «Trovo Macerata molto sensibile al tema dei diritti dell’infanzia e anche questo programma lo dimostra. Lodevoli anche le attività del reparto di Ostetricia dell’Ospedale di Macerata. Purtroppo, non ci dobbiamo nascondere che non sempre va tutto bene. Abbiamo, per esempio, uno stato che non ha ancora avuto il coraggio di riconoscere la pedofilia come reato penale».
Quali sono le difficoltà del mondo di oggi in rapporto al rispetto dei diritti dell’infanzia su cui è necessario puntare maggiormente l’attenzione?
«A chi non ha vissuto quei tempi, dico sempre che, negli anni Sessanta, i giovani non avevano internet, i social e le possibilità di informazione di oggi, eppure si sono mobilitati contro la Guerra del Vietnam. Oggi chi si mobilita per I bambini siriani? Siamo tutti così assuefatti e poco consapevoli, che forse sono necessarie attività di coinvolgimento non solo dei bambini, ma soprattutto degli adulti».