di Giulia Messere
Hai mai sentito l’espressione “Avere un fiuto infallibile per le cose buone”? Non è solo un modo di dire! Nella nostra vita quotidiana, molte delle attività che svolgiamo hanno a che fare con il senso dell’olfatto.
Il naso non è solo l’organo che ci permette di respirare, ma anche di sentire gli odori: piccole particelle che si muovono nell’aria e arrivano fino alla nostra percezione olfattiva.
Forse non lo sai, ma anche l’olfatto ha la sua memoria: ad esempio, ti è mai capitato di riconoscere che si sta avvicinando una stagione come l’autunno o l’estate dai profumi e dagli odori che senti quando sei all’aperto? Ad esempio il profumo delle caldarroste a novembre, delle acacie in primavera, del basilico d’estate? O di capire cosa stanno cucinando in una casa dalle finestre aperte, che ti viene la voglia di farti invitare a pranzo?
Una cosa che forse non sai, è che grazie al naso riusciamo a sentire le differenze tra i sapori che abbiamo in bocca.
L’olfatto, infatti, riconosce oltre diecimila aromi differenti, mentre i sapori sono solo cinque. Non ci credi? Prova a mangiare un pezzo di pizza con il naso tappato! O prova a sentire il gusto del gelato se sei raffreddato! Di tutti questi tesori il nostro gnomo dell’Olfatto si prende cura quotidianamente. Abituiamoci a riconoscere i profumi e gli odori autentici del nostro territorio e dei suoi prodotti, allora! Poi mettiamoci di impegno in una sfida di “naso”: quanti odori e quanti profumi siamo in grado di riconoscere e identificare? L’industria alimentare tende ad appiattire questi odori e questi profumi, rendendoli tutti uguali. Ma con tanto esercizio ed allenamento noi possiamo aiutare Olfat a mantenere vivo e ordinato il suo Grande Archivio degli Odori a Sensolandia, facendo in modo che non vengano dimenticati.
Ti proponiamo di seguito un’attività semplice e divertente, che ti aiuterà in questa missione.
Scarica e ritaglia la scheda di OLFATTANDO che ti proponiamo qui e divertiti a riconoscere le differenze tra alcuni odori e profumi che sono in casa
Come fare:
• Chiedi ai tuoi genitori di nascondere l’etichetta e il nome dei barattoli di spezie che sono in casa
• Poi chiedi loro procurarsi alcune erbe aromatiche, se ne trovano anche nelle aiuole o ai bordi della strada
• Fai nascondere le spezie e le erbe aromatiche in bicchieri coperti o in barattoli chiusi da cui non si possa vedere il contenuto
• Annusa uno per uno i contenitori e scrivi nella scheda il nome di ciascuna spezia / odore / erba
• Dopo l’attività, fai una foto della scheda che hai compilata e inviacela, facendoti aiutare dai tuoi genitori, all’indirizzo mail info@labidee.com. Scrivici cosa hai provato in particolare facendo quest’attività, ciò che hai imparato e le curiosità che hai scoperto!
Il grande e instancabile lavoro di custodia dei profumi e degli odori è messo in costante pericolo dall’azione invasiva di Inquinator. Inquinator non è solo responsabile di tutti quei fattori che inquinano il nostro senso dell’olfatto: fumo, smog, vapori e odori non naturali; ma è anche colui che detiene il triste primato dell’inquinamento nell’alimentazione.
Forse non lo sai, ma l’inquinamento alimentare è una piaga che affligge il nostro pianeta: l’uso di pesticidi e fertilizzanti chimici, soprattutto nelle grandi produzioni agricole e nei cosiddetti allevamenti intensivi, causano l’inquinamento della terra e dell’aria, con gravissime conseguenze sia per il pianeta che per la salute dei suoi abitanti.
Per questo motivo l’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda di mangiare meno carne rispetto a quanto siamo abituati, e a preferire la cosiddetta agricoltura a km 0 rispetto a quella intensiva e ai prodotti che vengono esportati da altri paesi. Ecco dunque che anche noi abbiamo una grande responsabilità per il nostro pianeta.
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[tab title=”Per saperne di più su… inquinamento ambientale e territorio: Biologico e Km 0 nelle Marche!”]Nelle Marche vi sono oltre 2.300 aziende produttrici con circa 2.288 operatori e con più di 57.000 ettari di superficie destinata alla coltivazione con il sistema Biologico, pari ad oltre il 12% della superficie agricola regionale (http://conoscereilbiologico.regione.marche.it/). I prodotti maggiormente coltivati sono i cereali, i legumi e gli ortaggi, ma vi sono anche numerose aziende di allevamento biologico in cui gli animali crescono secondo il rispetto degli allevamenti naturali. Tra i prodotti di maggior importanza, vi sono, ad esempio, la produzione del ciauscolo, salame tipico marchigiano, ma anche di formaggi e confetture prelibate. Un frutto molto tipico e rappresentativo della nostra regione è rappresentato dalle visciole, una sorta di ciliegio aspro con cui vengono prodotte ottime marmellate, sieri e liquori! E tu, quale prodotto tipico della nostra Regione conosci? Elencali insieme ai tuoi genitori e scrivicelo all’indirizzo info@labidee.com[/tab]
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