Sono tornati a casa gli studenti e le studentesse delle classi 2H, 2I e 3H che sono stati impegnati nel progetto “Lingua, arte e teatro” nelle città di Granada prima e di Almuñecar poi. Accompagnati dall’insegnante referente Beatriz Dezi Turmo e dai professori Fabio Macedoni, Patrizia Memè e Francesca Pagnanelli, i ragazzi e le ragazze hanno partecipato al progetto che prevede lo studio linguistico attraverso vari laboratori.
Questi laboratori, guidati da esperti madrelingua, hanno formato e divertito nello svolgimento delle attività (learning by doing).
L’elemento qualificante del progetto di quest’anno è stato il teatro; dopo la partecipazione alla rassegna lorchiana, ospitata nel teatro all’aperto omonimo nella splendida cornice dell’Alhambra, gli studenti e le studentesse hanno partecipato, come comparse, alla rassegna del teatro greco e latino di Almuñecar, con la compagnia teatrale diretta da Margarita Saldivia Reche “Dioniso Theatre”.
Questa iniziativa era collegata al progetto del liceo Leopardi TeatroScuola, già attivo da tre anni con la regia dell’operatore teatrale Francesco Facciolli, pure lui presente ad Almuñecar e l’idea era quella di poter dare uno sviluppo all’attività teatrale pure in un contesto di contatti e di confronti nell’ambito di altre scuole europee ed extraeuropee, per ampliare la possibilità di incontro, attraverso scambi di esperienze e gemellaggi artistici. I professori, accompagnati dal consigliere comunale Carlos Ferron, sono stati ricevuti dall’assessore alla Cultura Olga Ruano, che ha accolto la proposta del liceo con grande entusiasmo, e dal prof. Antonio Cantudo, coordinatore del festival grecolatino “Sexi Firmum Iulium” che, nelle cinque serate, ha fatto registrare il tutto esaurito nello spazio teatrale all’aperto dell’acquedotto romano.
“Le basi per una collaborazione ed uno scambio le abbiamo gettate – dichiara la dirigente Annamaria Marcantonelli – in modo da poter pensare ad una iniziativa che possa coinvolgere alcuni paesi europei; sarebbe molto interessante poter organizzare un festival di teatro studentesco, così come succede in altri paesi dell’Europa. È un’idea sulla quale lavoreremo cercando di coinvolgere anche le istituzioni affinché la risultante del lavoro che di solito presentiamo nel mese di maggio possa avere anche un seguito e delle occasioni per ottimizzarlo”.