«Nelle scuole italiane non ci sono solo ragazzi pronti a filmare le bravate dei compagni e avere il loro quarto d’ora di celebrità sul web. C’è anche chi impiega il proprio tempo, magari fuori dall’orario scolastico, per far del bene agli altri». Lo fa notare Domenico Bartolini, professore all’istituto Bonifazi di Civitanova che racconta cosa stanno facendo i suoi studenti e le sue studentesse. «Raccogliendo l’appello di Avsi (Associazione Volontari Servizio Internazionale), hanno deciso di aiutare alcuni ospedali nella martoriata terra di Siria. In occasione dei colloqui fra docenti e famiglie, incoraggiati dal dirigente scolastico Claudio Bernacchia, hanno dato vita ad una raccolta di fondi per sostenere l’Ospedale Italiano e l’Ospedale Francese a Damasco e l’Ospedale St. Louis ad Aleppo. Hanno offerto delle composizioni di piantine grasse all’ingresso della scuola, spiegando i motivi del loro invito».
Sulla situazione siriana, i ragazzi e le ragazze del “Bonifazi” non sono digiuni di informazioni. Lo scorso dicembre, sempre a scuola, avevano incontrato Jihan Rahal, libanese di nascita ma vissuta in Italia per 30 anni, che dal 2014, per conto di Avsi, lavora all’interno del campo di profughi siriani Marj el Khokh, al confine fra Siria e Israele.