di Francesco Rossetti
Disegnano la storia di fratel Salvador Angel Mura, autista e stretto collaboratore di Bergoglio morto lo scorso 2 dicembre e lo inviano a papa Francesco che risponde loro con una lettera di ringraziamento. E’ accaduto ai bambini e alle bambine della quarta A e B della scuola primaria Anna Frank di Pollenza.
Tutto è iniziato quando l’insegnante Elisabetta Nardi ha raccontato ai suoi alunni ed alunne del suo amico fratel Mura che lei conosceva da anni: «Mi ha accompagnato per i tortuosi sentieri della vita per ben 14 anni » ha detto la prof. che ha poi riferito l’aneddoto di quando Fratel Mura per telefono le chiese le caramelle. Così, i bambini, forti della loro fantasia e delle loro creatività hanno voluto ricreare questi momenti: tra i disegni compare il religioso inondato da una pioggia di caramelle, o nella compagnia di Gesù e ancora mentre guida l’auto con Francesco a bordo. «Adoperarsi per gli altri per il bene proprio e altrui» è il messaggio che secondo l’insegnante arriva dall’esempio della vita di Mura e che i ragazzi hanno compreso perfettamente.
L’album è stato recapitato al Pontefice che ha ringraziato con la lettera in cui scrive: «Il tempo della scuola è tanto bello se serve a imparare l’amicizia, a diventare generosi nel donare senza chiedere nulla in cambio, come ha vissuto Fratel Salvador».
Il papa ha inviato anche il suo messaggio di augurio in vista della Prima Comunione che i i ragazzi e le ragazze riceveranno tra qualche giorno: «La comunione è tanto importante perchè diventiamo ciò che riceviamo ma perchè questo avvenga dobbiamo chiedere innanzitutto perdono. Tutti abbiamo qualcosa da farci perdonare»

La pioggia di caramelle su Fratel Mura
Ha poi concluso con una sua frase ormai famosa: «Quando passate davanti a una chiesa salutate sempre Gesù e fate una preghiera per me».
L’album è stato creato dagli studenti dell’Istituto comprensivo Vincenzo Monti grazie all’aiuto degli insegnanti Elisabetta Nardi,Monti Franca, Pirro Manuela e Rinaldi Alessandro.

ancora le caramelle su Mura

Gli alunni e le alunnerappresentanto la doppia origine del gesuita: nativo di Buenos Aires ma di genitori sardi (Alghero)

L’arcobaleno sopra Mura

In un simpatico quanto maccheronico spagnolo i bambini fanno parlare Mura: “siamo nelle mani di Dio” era ciò che amava ripetere

Mura nella compagnia di Gesù