A Camerino il basket non crolla: i ragazzi dell’Under 15 del Cus per il secondo anno consecutivo, in barba ai problemi causati dal terremoto, si sono laureati campioni regionali. Hanno battuto sul campo di Senigallia la Bk School Fabriano per 79 a 65 in finale, tra l’entusiasmo degli allenatori e dei loro genitori ed amici, accorsi a tifarli. I piccoli campioni sono arrivati a questo traguardo con il record di non aver perso nemmeno una partita negli ultimi tre anni. Nella stagione 2015/2016 si sono aggiudicati contemporaneamente i campionati Under 14 e Under 15. Nella stagione appena conclusa la squadra camerte ha tenuto una media di 82 punti realizzati e di neppure 44 subiti.
Nel periodo natalizio si è tolta la soddisfazione di vincere un apprezzato torneo a Lecco. Il Camerino ha sofferto l’incontro per l’emozione e perché ha dovuto cambiare schemi e gioco. Nelle ore precedenti la partita uno dei giocatori ha avuto quasi 39 di febbre ma non ha voluto rinunciare all’impegno ed è sceso in campo, risultando determinante nel finale. I magnifici dieci sono Alessio Re, Filippo Palmieri, Matteo Montali, Simone Bernardini, Niccolò Ortolani, Andrea Reinini, Filippo Piccioni, Simone Conversini, Filippo Poeta, Nico Carboni. Il successo dei ragazzi camerti va oltre l’aspetto agonistico e sportivo. Il basket ha permesso loro di superare il dramma del terremoto. La scossa delle ore 21 del 26 ottobre li ha sorpresi a Recanati nel corso di una partita. Terrificante l’effetto nel palas, al buio. Poi, incontro sospeso, la corsa verso Camerino, senza rivestirsi, per poter avere notizie delle famiglie. Alcuni di essi hanno perso casa e i luoghi della loro vita quotidiana. Sono stati lontani settimane dalla scuola (4 di essi frequentano onorevolmente il Liceo Sportivo), ma il proposito di ripetere l’impresa a livello regionale li ha tenuti insieme, con passione e determinazione. Il merito del titolo va anche all’esperto coach Alessandro Cantani, ad Angelo Abbracciavento, per l’opera formativa, al presidente e al segretario del Cus, Stefano Belardin.