Passa le giornate armato di matita, cancellina e pennelli a disegnare ciò che gli suggerisce la fantasia. Mondi fatati, esseri mostruosi o teneri animaletti. Ha pronto un libro che ha come protagonista il simpatico orso Bobò e cerca un editore pronto a scommettere sul suo talento. Alcune delle sue opere le potete ammirare anche nel nostro sito dato che ha realizzato una piccola caricatura per ogni membro della nostra redazione (guarda i disegni della redazione di CM Junior). E’ Simone Tartaglia, 24enne di San Severino, illustratore professionista. Simone è un grande amico di CM Junior e per questo lo abbiamo intervistato.
Ciao Simone, parlaci un po’ di te, come nasce la tua passione per il disegno?
E’ una passione che nasce da molto lontano. Mi sono avvicinato al mondo della grafica e dell’illustrazione da una porta secondaria, infatti la mia grande attrazione era verso il mondo dei videogiochi. Era qualcosa che mi catturava più di tutto, anche più della scuola. Anche i fumetti mi hanno spinto a scegliere questa strada, il mio preferito è da sempre PK. Infine il terzo elemento è il cinema. La trilogia del “Signore degli anelli” è un punto fermo nella mia immaginazione.
Raccontaci di come eri sui banchi di scuola.
Ho studiato al liceo linguistico di San Severino. Anche se non ho proseguito questo percorso scolastico lo studio e la cultura sono stati molto importanti per l’ispirazione. Ero molto riservato, passavo tanto tempo sui libri ma a disegnare! Disegnavo ovunque, sui banchi, sui diari, sui quaderni. A dire il vero non stavo molto attento alle spiegazioni dei professori.
E poi come hai trasformato la tua passione in quello che sarà il tuo lavoro?
A forza di disegnare avevo capito che dovevo dedicarmi al settore, era più forte di me. All’inizio avevo pensato al design ma poi mi sono iscritto all’Accademia di Belle Arti di Macerata, al corso triennale di grafica per illustrazioni. Mi è servito soprattutto per maturare a tutti i livelli: come persona ma anche a livello tecnico e di disegno. Poi confrontarsi con tante persone che condividevano la mia stessa passione era una grande fonte di ispirazione.
Sappiamo che hai preparato anche un libro, ce ne vuoi parlare?
Si intitola “Bobò cerca casa”, è la mia tesi di laurea. E’ un progetto nato in maniera semplice in cui volevo raccontare appunto la vita di un orso che ho chiamato Bobò. Mentre lo realizzavo però ho iniziato ad accorgermi che stava diventando qualcosa di personale. Il libro parla di Bobò che perde la casa e ne approfitta per uscire e scoprire il mondo. C’è un processo di maturazione e di presa di coscienza del protagonista. E’ un po’ come quando un bambino passa dall’asilo alla scuola: deve iniziare ad affrontare i problemi e a fare le prime amicizie. Praticamente diegnandolo ho scoperto che Bobò in realtà mi rappresenta. Cercavo un animale goffo e simpatico allo stesso tempo, avevo prima pensato a un pinguino ma poi ho optato per un orso e così è nato il mio amico Bobò.
Ma come nasce un libro di illustrazioni?
Un illustratore parte da un’intuizione, una buona idea. Bisogna identificare un target, cioè il pubblico che pensiamo possa essere interessato alla nostra storia. Io sono figlio della Disney quindi mi piace essere molto figurativo ed espressivo. Mi piacciono i personaggi capaci di accogliere e confortare i bambini. Gioco molto con i colori caldi e con luci ed ombre.
Ci sono delle tecniche specifiche per scegliere i colori?
Ovviamente ogni colore rappresenta uno stato d’animo e trasmette determinate emozioni. Ad esempio nel mio libro “Bobò cerca casa” ho utilizzato il colore blu nelle scene di riflessione in cui il protagonista pensa cosa fare della sua vita. Il blu infatti è il colore dell’intimità, indica qualcosa di profondo come l’acqua. Visto che Bobò ama mangiare dovevo disegnare alcune scene in cui era affamato. Per questo stato d’animo i colori più adatti sono il giallo e il rosso che indicano la fame. Ogni colore ha i suoi significati e deve essere utilizzato in accordo con lo svolgersi della storia.
E poi come fai a vendere il libro?
Questo è il punto più spinoso. Infatti non basta fare un buon lavoro ma bisogna anche trovare qualcuno disposto a pubblicarlo. La mia occasione d’oro è stata qualche settimana fa quando sono andato con i miei amici alla fiera del libro per bambini di Bologna. E’ stata una bella esperienza, ho avuto la possibilità di confrontarmi con gli editori e spiegare le mie idee. E’ stato molto bello incontrare tanti illustratori da tutto il mondo e scambiarsi qualche idea. Sono fiducioso in Bobò, sono soddisfatto del mio lavoro e spero di incontrare presto un editore che mi dia fiducia.
Mentre aspettiamo di vedere Bobò in tutte le librerie d’Italia e perchè no del mondo come passi il tempo?
Ho finito da poco l’accademia e sto cercando di orientarmi. Lavoro su commissione realizzo manifesti, biglietti d’auguri e ritratti come quelli che ho fatto per Cm Junior ma posso anche utilizzare altri stili. Partecipo anche a dei concorsi per illustratori. Recentemente sto progettando di inviare delle tavole a un concorso sul tema di Pinocchio. Faccio anche disegni per libri scolastici. Insomma mi do da fare perchè credo che più esperienze si fanno e più si impara, ora ho del tempo libero visto che ho finito gli studi e voglio cercare di esplorare un po’ la mia fantasia impegnandomi in tanti progetti diversi.
Per vedere altre opere di Simone Tartaglia puoi visitare il suo portfolio oppure la sua pagina facebook Tartaglia’s Art. Se invece sei interessato ad un suo lavoro puoi scrivere a tartaglia1992@gmail.com
Anche altri amici di Simone condividono la sua stessa passione. Guarda le pagine di Girolamo Petrosillo e Fabio Casaccia per ammirare altri splendidi disegni.