A Borgo Ficana a Macerata, i ragazzi e le ragazze della “Dante Alighieri” si sono trasformati in superguide per un giorno nella giornata del Fai Scuola. Raccontano questa giornata speciale le alunne della scuola Benedetta Cendoni e Benedetta Salvucci
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di Benedetta Cendoni e Benedetta Salvucci
Giovedì, noi alunni ed alunne delle classi 1C e 1B, della scuola secondaria di I grado “Dante Alighieri” di Macerata, accompagnati dalle nostre professoresse di arte, siamo partiti a piedi da piazza Maria Montessori e facendo una lunga camminata abbiamo raggiunto un piccolo borgo di Macerata: Borgo Ficana. Inizialmente abbiamo osservato accuratamente le cinquanta abitazioni realizzate in terra e paglia, i cosiddetti atterrati. Siamo rimasti stupiti e meravigliati di un angolo della nostra città, tanto lontano nel tempo e soprattutto sopravvissuto alla successiva cementificazione selvaggia di tanta parte del territorio. Poi ci hanno raggiunto i bambini e le bambine delle classi 2^A e 2^B della scuola primaria “IV Novembre” che fa parte del nostro stesso Istituto comprensivo ed è allora che ci siamo trasformati in superguide. Infatti abbiamo spiegato ai nostri piccoli amici con competenza e precisione le origini, la storia, i materiali e le tecniche di lavorazione delle case ancora visitabili nel suddetto borgo.
Abbiamo coinvolto i nostri piccoli “turisti” in un mini viaggio nel tempo, a partire dalla metà del milleottocento per arrivare alla metà degli anni ’70, quando su questo pendio collinare viveva una comunità contadina. La tecnica costruttiva utilizzata per queste abitazioni è stata abbandonata dal secondo dopoguerra, in seguito però, grazie prima ad un piano di recupero Regionale e poi all’attività di restauro iniziata dal Comune di Macerata, diversi proprietari sono tornati a vivere nei vecchi atterrati restaurati. Così è nato l’Ecomuseo delle Case di Terra Villa Ficana, finalizzato alla valorizzazione deIle risorse ambientali, storiche e culturali del territorio. L’intento è anche quello di riannodare i legami tra passato-tradizione e futuro-sperimentazione. I nostri piccoli visitatori ci hanno ascoltato con attenzione ed interesse e noi ci siamo sentiti orgogliosi per essere così bravi. In alcune tappe della visita abbiamo conosciuto anche un piccolo folletto dispettoso, il nostro grande amico “Mazzamurello”, un folletto che si dice abitasse in prossimità dei monti e delle campagne marchigiane e che facesse visita alle persone buone, portando doni, e alle persone cattive, facendo dispetti.
La mattinata si è conclusa con dei giochi ed una breve merenda in compagnia anche dei proprietari di questi case- Ecomusei. Oggi sono tante le iniziative organizzate dall’Ecomuseo; ci sono visite teatralizzate, laboratori pratici, incontri culturali.
Noi alunne ed alunni ci siamo divertiti tantissimo anche con i bambini e le bambine della Primaria. Siamo stati molto bene e ringraziamo infinitamente le nostre professoresse che ci hanno regalato una giornata scolastica diversa dal solito. Presto ci torneremo…con le nostre famiglie.