di Alessandra Pierini
Hai mai assistito ad uno spettacolo di kamishibai, il teatro utilizzato dai cantastorie del Giappone? Si tratta di un teatrino montato su una bicicletta. Quando il kamishibai arrivava nella località scelta, apriva il carrettino e vendeva dolciumi e chi li comprava poteva sedere in prima fila. Ieri la magia del kamishibai è arrivata a Macerata, negli Antichi forni gremiti di famiglie e non solo e sono arrivati anche i dolcetti nell’ambito di Tipicità Evo, la manifestazione che ha portato nel capoluogo una insolita fusione tra eccellenze italiane e giapponesi.
A scorrere sul teatrino di carta le immagini di Momotaro, il bambino pesca, fiaba molto conosciuta in Giappone. A raccontarla magistralmente il regista e attore Francesco Facciolli, al suo fianco Scilla Sticchi che è anche sua moglie. Una narrazione avvincente fatta di maschere, suoni, immagini e colpi di scena ha affascinato grandi e piccini che hanno scoperto, attraverso la vicenda dello strano ragazzo pesca, quale il bene più prezioso. Al termine l’immancabile distribuzione dei dolcetti giapponesi, proprio quelli citati nella narrazione. E il primo dolcetto, «per vedere se è avvelenato» ha scherzato Facciolli, è toccato proprio al sindaco di Macerata Sandro Parcaroli.