«Non è stata una semplice cerimonia – racconta l’Osservatorio di genere – quella che è andata in scena giovedì mattina: è stata una vera e propria festa, una riappropriazione degli spazi, un’affermazione gioiosa, seppur rispettosa delle regole imposte dalla pandemia, dell’importanza dello stare insieme, in presenza, gli uni accanto agli altri. Più di 160 tra bambini e bambine, ragazzi e ragazze provenienti dalle scuole di Macerata, Treia, Camerata Picena, Fossombrone, Fano e Urbino insieme a docenti, dirigenti scolastici e persino un sindaco sono stati i protagonisti e le protagoniste di questa cerimonia. La comunità educante, insomma, di cui tanto si parla e poco si pratica, ha preso forma nella sala del Polo di Informatica dell’Università di Camerino». Giovedì 19 maggio, infatti, nel Polo di Informatica dell’Università di Camerino si è tenuta la cerimonia di premiazione della V edizione del concorso didattico “Sulle vie della parità nelle Marche – a.s. 2021/2022”.
Il concorso didattico, organizzato dall’Osservatorio di Genere, è parte di quello nazionale “Sulle vie della parità” (Edizione IX) promosso da Toponomastica Femminile con la partecipazione e il patrocinio di numerose realtà nazionali (istituzioni e associazioni).
«L’educazione alla parità – ha detto Claudia Santoni, presidente dell’Osservatorio di Genere – si compie necessariamente sul campo, con atti concreti e con la produzione di contenuti didattici che promuovono una crescita consapevole. Questo compito educativo spetta alla scuola che deve compierlo per evitare che i ragazzi e le ragazze aderiscano, crescendo, a modelli che limitino le loro potenzialità. L’impegno e la creatività di tanti alunne e alunni marchigiani e di tanti insegnanti attenti all’inclusione ci hanno regalato anche quest’anno tante storie di donne, sia individuali che collettive, che allora come oggi si mostrano per la loro eccezionalità. Contro-narrazioni che contribuiscono a creare consapevolezza dell’impegno femminile e della necessità di dare ad esso pieno riconoscimento».
Dopo i saluti istituzionali del Prorettore Vicario Graziano Leoni, Barbara Re, prorettrice alle pari opportunità dell’Università di Camerino, ha spiegato le ragioni per cui l’ateneo camerte sin dalla prima edizione sostiene e supporta il concorso:
«L’adesione come partner al concorso promosso dall’Osservatorio di Genere rientra tra le azioni strategiche che Unicam sta mettendo in campo per ridurre e contrastare il divario di genere. In particolare, per favorire una maggiore consapevolezza dei più giovani rispetto al ruolo della donna nella società.
È da sottolineare che l’edizione 2022 del concorso rappresenta tra l’altro uno straordinario laboratorio d’integrazione e contaminazione tra i vari livelli di formazione. L’Università di Camerino ha, infatti, messo a disposizione quest’anno le loro professionalità che hanno permesso ai più piccoli e alle più piccole di vivere esperienze pratiche sia presso l’orto botanico che la sezione di informatica».
Prima di premiare le scuole, sono intervenuti i rappresentanti degli altri partners del concorso regionale: Paola Malacarne ha portato i saluti di Toponomastica femminile, Alessandro Blasetti (Sistema museale dell’Università di Camerino), ha incantato tutti con bachi da seta e gelsi; Rocco Gravina (Responsabile della Cisl di Macerata) e Marina Marozzi (Segretaria regionale Uil Pensionati Marche) hanno sottolineato l’importanza della difesa dei diritti che garantiscono pari opportunità nel lavoro e non solo; Umberto Patassini (Lions Club Macerata Host) ha invitato i ragazzi e le ragazze presenti ad impegnarsi ad essere migliori di quanto non lo siano state le generazioni precedenti mentre Valeria Pasqualini, assistente sociale dell’Ambito Territoriale Sociale 15 Macerata, ha ricordato a tutti e a tutte come l’impegno per la parità e l’educazione alle differenze siano fondamentali per contrastare la violenza in tutte le sue forme. Roberta Balzotti (UsigRAI), sebbene a distanza, ha comunque portato un saluto mentre Monica Martinelli della casa editrice Settenove, un’eccellenza marchigiana nel campo dell’editoria italiana e nel contrasto agli stereotipi di genere, impegnata in questi giorni al Salone del Libro di Torino, ha inviato un breve video per complimentarsi con le scuole vincitrici per la bellezza dei progetti presentati.
Progetti di grandissimo livello e spessore tanto che tutti sono stati ritenuti meritevoli di essere premiati anche nell’ambito del concorso nazionale “Sulle vie della parità” indetto da Toponomastica femminile ai primi posti delle rispettive sezioni: il 14 ottobre 2022 infatti presso l’Università Roma 3, Aula Volpi, Castro Pretorio, 20, Dipartimento di Scienze della Formazione Toponomastica femminile premierà la classe 3^A dell’Istituto comprensivo “Egisto Paladini” di Treia (secondaria di I grado); la classe 5^A Scuola primaria “Enrico Fermi” Montessori I.C. “E. Fermi” di Macerata (Scuola primaria); la classe 1^G dell’Istituto Comprensivo “Matteo Ricci” Scuola secondaria di I grado A. Manzoni di Camerata Picena (Secondaria di I grado); le classi 1AP e 1BP – indirizzo Ipssas (Istituto Professionale per la Sanità e l’Assistenza Sociale) dell’I.I.S “L. Donati” di Fossombrone (Scuola secondaria di II grado); la classe 4^AL – Liceo Scienze Umane dell’I.I.S “L. Donati” di Fossombrone (Scuola secondaria di II grado); la classe 3^B Grafica e comunicazione “Seneca” dell’I.I.S. POLO3 di Fano (Secondaria di II grado) e le classi della 1^F, 2^F e 5^F del Liceo Scientifico e delle Scienze Umane “Laurana Baldi” di Urbino (Secondaria di II grado).
Un grande risultato per le sette scuole marchigiane che si sono distinte quest’anno per creatività, originalità e capacità di approfondimento storico e di ricerca sul territorio. Un plauso particolare va sicuramente ai docenti e alle docenti che hanno saputo cogliere l’opportunità messa a disposizione dal concorso non solo per sensibilizzare i propri ragazzi sui temi della parità e del rispetto alle differenze ma anche per sperimentare nuovi linguaggi e nuovi percorsi educativi-didattici: la maestra Silvia Lattanzi, i docenti Federico Teloni, Elisa Benedetti, Valerio Bergamaschi, Marco D’Errico, Giovanna Scarabotto, Giuseppe Carnevale, Nadia Badioli, Sara Barcelli, Silvia Bartolini, Patrizia Domeniconi, Orietta Girelli, Barbara Marzoli, Giulia Salciccia, Sonia Paradisi, Anna Maria Ucci, Tiziana Conti.
Non solo. La classe 1^G della Scuola secondaria di I grado “A. Manzoni” dell’I.C. “Matteo Ricci” di Camerata Picena, guidata dalla professoressa Giovanna Scarabotto, non solo ha riscoperto la figura di una donna che molto si era spesa per la sua città ma attualmente semisconosciuta ai più, Quirina Tartaglini, ma ha anche ottenuto la promessa di intitolazione proprio a Quirina Tartaglini del costruendo palazzetto dello sport. Promessa che è stata ribadita dal primo cittadino di Camerata Picena, Davide Fiorini, durante la premiazione a Camerino.
Oltre a Quirina Tartaglini i bambini e le bambine, i ragazzi e le ragazze hanno fatto la conoscenza di Edmea Pirami, Margaret Collier, donne che si sono distinte nella scienza, delle dieci maestre che vollero votare, delle partigiane e delle filandaie. Queste le figure che bambini e bambine, ragazzi e ragazze hanno saputo raccontare con l’entusiasmo tipico della loro età ma anche con una straordinaria serietà e competenza.
Le scuole vincitrici sono state premiate con un contributo economico messo a disposizione dai partner, libri e con opere artistiche realizzate ad hoc da Luisa Gianfelici, Elena Borioni, Aurora Carassai e Daniela Scriboni.
Foto di Elena Borioni