Giornata nazionale contro il bullismo,
i consigli dei carabinieri
all’Ipsia Corridoni

Giornata nazionale contro il bullismo,
i consigli dei carabinieri
all’Ipsia Corridoni

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CORRIDONIA – L’istituto ha ospitato le forze dell’ordine locali per promuovere comportamenti responsabili ispirati alla legalità e al rispetto delle regole

 

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La giornata nazionale contro l bullismo e il cyberbullismo

In occasione della Giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo anche l’Ipsia “Corridoni” ha voluto dire “no” al bullismo e al cyberbullismo, promuovendo delle azioni di sensibilizzazione rivolte non solo agli studenti ma a tutta la comunità. L’istituto ha ospitato infatti le forze dell’ordine locali per promuovere comportamenti responsabili ispirati alla legalità e al rispetto delle regole.

Avvocato

Serafino Dell’Avvocato

«Sebbene la violenza online non sia limitata ai locali scolastici, il sistema educativo ha un ruolo importante nell’affrontare la sicurezza online, la cittadinanza digitale e l’uso della tecnologia – sostiene il dirigente scolastico Francesco Giacchetta, che aggiunge –. L’istruzione formale può e deve svolgere un ruolo chiave nel fornire a bambini e giovani le conoscenze e le competenze per identificare la violenza online e proteggersi dalle sue diverse forme, perpetrate da coetanei o adulti». Le lezioni sono state tenute dal tenente colonnello Roberto De Paoli, comandante della Compagnia di Macerata, dal capitano Serafino Dell’Avvocato, comandante del Nucleo operativo e radiomobile di Macerata, dal luogotenente Giammario Aringoli comandante della stazione dei carabinieri di Corridonia (Aringoli e Dell’Avvocato erano stati studenti dell’istituto). I militari hanno incontrato i ragazzi del biennio e del triennio in due appuntamenti distinti ed hanno parlato loro come futuri lavoratori, toccando molte tematiche interessanti e fornendo consigli utili.

Cyberbullismo«Il primo tra tutti: curare il profilo umano ma anche quello social. I carabinieri hanno sottolineato come sempre più aziende e pubbliche amministrazioni per selezionare il personale si avvalgono di società che si occupano di sicurezza informatica, che sono quindi perfettamente in grado di recuperare immagini, video e commenti pubblicati anche molti anni prima – si legge nella nota della scuola -. Il tenente colonnello Roberto De Paoli, esperto in criminologia, ha evidenziato che l’anonimato non esiste più poiché si è costantemente fotografati e ripresi da molte telecamere di cui magari non si è a conoscenza, che potrebbero indebolire la nostra reputazione agli occhi di possibili datori di lavoro, qualora ci ritraessero in situazioni imbarazzanti. Secondo consiglio: difendere la propria identità digitale. Sono in costante aumento le truffe ai danni di cittadini ignari del fatto che basta un nome e un cognome, una data di nascita per avere il codice fiscale con il quale si possono richiedere prestiti on line. Terzo consiglio: difendere la propria immagine, purtroppo la rete non dimentica. Un balletto fatto su Tiktok in un determinato contesto può arrivare anni dopo alla scrivania di un esaminatore e portarlo a valutare negativamente la vostra candidatura anche essendo in possesso di tutti i requisiti».

I ragazzi hanno partecipato con domande e riflessioni incuriositi dagli esempi pratici che i carabinieri hanno fornito. Successivamente, i militari hanno mostrato agli studenti un video che sintetizzava gli ambiti di intervento dell’arma dei carabinieri fornendo orientamento a quegli studenti che si sono mostrati interessati ad una possibile carriera militare dopo il diploma.



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