«Lo spaccio di droga, anche se sei minorenne, produce conseguenze sul profilo penale». Questo ed altro sono andati a dire i poliziotti della questura di Macerata ai ragazzi e ragazze delle scuole medie San Giuseppe e Convitto. Un’iniziativa di prevenzione denominata “scuole sicure” e pianificata nell’ambito del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. Si tratta di una serie di incontri con gli studenti e le studentesse delle scuole secondarie della provincia di Macerata in materia di educazione alla legalità.
Agli studenti, 121 alunni dell’istituto “Convitto” e 40 alunni dell’istituto San Giuseppe, sono state illustrate le tecniche di contrasto ai reati inerenti lo spaccio e il traffico di sostanze stupefacenti, nonché le conseguenze sia sotto il profilo penale che amministrativo a cui va incontro sia il semplice consumatore, sia chi spaccia sostanze stupefacenti, anche se minorenne. Gli incontri, che hanno suscitato interesse nella platea, ma anche negli insegnanti, hanno avuto anche lo scopo di sviluppare nei ragazzi una capacità critica sulle conseguenze del consumo delle sostanze stupefacenti. Obiettivo primario è infatti quello di offrire agli studenti e ai loro insegnanti un’informazione corretta ed autorevole sulla pericolosità delle sostanze stupefacenti e sulle conseguenze riconducibili al loro utilizzo. Soddisfazione per l’iniziativa, che proseguirà con ulteriori incontri presso altre scuole della provincia, è stata espressa dai dirigenti scolastici Maria Ortenzi (Istituto San Giuseppe) e Moira Marconi (Convitto) che hanno auspicato per il futuro il ripetersi di tali attività