Una scuola che riconosce il diritto alla diversità non ferma lo sguardo esclusivamente sulla disabilità in quanto tale ma si accorge di una molteplicità di situazioni che interessano la persona e quindi fa scelte organizzative, didattiche, progettuali tese al superamento delle barriere che l’uomo stesso spesso costruisce. Ed ecco allora che una scuola diventa pienamente inclusiva quando si confronta e collabora con i soggetti interni ed esterni alla sua realtà, quando si apre all’altro nella ricerca costante di un dialogo solidale e costruttivo. E’ quanto è accaduto a Morrovalle nel corso di questo particolare anno scolastico attraverso un progetto realizzato dalla scuola primaria di via Giotto dal titolo “Il mondo di Walter”, fortemente sostenuto dalla dirigente Arianna Simonetti. Iniziato nel mese di ottobre, il progetto è stato sviluppato nel corso dell’anno scolastico da tutte le classi del plesso della scuola primaria di via Giotto e nonostante le difficoltà incontrate a causa del Covid-19 si è riusciti a portare a termine il percorso anche e soprattutto grazie alla collaborazione con i rappresentanti e le famiglie dei nostri ragazzi. Questo progetto prende il nome da Walter, uno dei ragazzi speciali de “Il ciclamino” di Corridonia. Walter ci ha insegnato a guardare in faccia la paura che tutti noi abbiamo di affrontare il mondo e ci ha insegnato a combattere questa paura aprendoci all’altro, alla comunicazione con l’altro. Per questo ringraziamo particolarmente questa struttura educativa e riabilitativa ed in particolare la coordinatrice Deborah Rommozzi che ci ha offerto l’opportunità di crescere e sviluppare una maggiore consapevolezza della diversità come “valore” da vivere e da condividere. Un ringraziamento altrettanto particolare va a Federico Ripani atleta del Sitting Volley per il suo intervento offerto al progetto mettendo la sua esperienza a disposizione di tutti noi. Il percorso svolto oltre a favorire la formazione della persona nel rispetto della propria individualità e lo sviluppo delle abilità sociali che consentono l’interazione con l’altro, ha permesso di promuovere l’educazione all’altruismo, al rispetto, al dialogo, alla cooperazione, all’amicizia ed ha contribuito notevolmente a recuperare e consolidare le abilità di comunicazione di ognuno.