Il tenente colonnello dell’Aeronautica Militare Walter Villadei, un cosmonauta in attesa di compiere il primo volo nello spazio, ha incontrato nei giorni scorsi, nelle scuole secondarie di primo grado “G.Ungaretti” di Civitanova Alta e “P.M. Ricci” di Montecosaro, gli alunni e le alunne delle classi seconde . Due ore di grande interesse per ragazzi e ragazze, che hanno potuto ascoltare direttamente da un protagonista il percorso di preparazione dei cosmonauti per la fatidica missione spaziale.
Dopo aver presentato l’excursus storico delle missioni spaziali, l’ufficiale ha condiviso con i giovani le tappe fondamentali della sua storia personale, gli anni di studio e di addestramento, la passione e l’orgoglio di essere l’ottavo italiano ad aver raggiunto lo spazio extratmosferico: «Non dobbiamo dimenticare – ha tenuto a precisare più volte Villadei – che le competenze maturate in questo settore hanno contribuito a far sì che il nostro paese avesse un ruolo di primo piano nell’avventura spaziale». Con l’energia che lo contraddistingue, il tenente colonnello ha cercato di spiegare ad alunni e alunne cosa c’è oggi al di là dell’atmosfera e quali sono le nuove sfide e opportunità del futuro, coinvolgendoli nel suo sogno che può diventare anche il sogno di tanti altri, magari di qualcuno che ha ascoltato le sue parole.
Molte e di diverso genere le domande poste dai ragazzi e dalle ragazze, fortemente incuriositi dall’intervento: dalla richiesta di descrizione di una giornata tipica di un astronauta, alle curiosità sull’alimentazione seguita e sugli studi effettuati, fino ad arrivare a questioni prettamente personali, come l’appoggio della famiglia o se le difficoltà incontrate lo abbiano mai indotto a pensare di mollare. L’ufficiale ha risposto a tutti, mostrando grande disponibilità e senza preoccuparsi di sforare i tempi previsti per l’incontro, al termine del quale ha lasciato loro un importante messaggio: «Tutti nella vita hanno un sogno, ma per far sì che si concretizzi occorre grande impegno, forza di volontà e sostegno da parte di chi ci è vicino».