domenica, Novembre 24, 2024

Sai perché gli uccelli volano?
Scoprilo con l’Indiana Jones di Serrapetrona

PREISTORIA - (VIDEO) A palazzo Claudi, è esposta "La conquista del cielo": dove si può ammirare l'evoluzione degli esseri in grado di volare nel cielo. Nel percorso anche un rarissimo scheletro di oltre 4 metri di Prosaurolophus portato in italia da Giorgio Recchi

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Il cranio del Prosaurolophus

Volare è il sogno di tutti, grandi e bambini. Purtroppo però solo una parte degli animali possono farlo e di sicuro l’uomo non è tra questi. Ma come hanno fatto gli uccelli e gli insetti a imparare a volare? Per avere la risposta è necessario visitare una piccola cittadina della provincia di Macerata: Serrapetrona. Qui, nel palazzo Claudi, è stata allestita la mostra “La conquista del cielo” grazie ai reperti archeologici portati da Giorgio Recchi, un esploratore geologo che grazie alle sue avventure si è guadagnato il soprannome di “Indiana Jones”.

La visita al museo con la guida del consigliere Michele
La visita al museo con la guida del consigliere Michele Borri

Nel museo, partendo dallo studio degli insetti, gli esseri animati che per primi hanno imparato i segreti del volo, si potrà seguire il filo della preistoria e della storia per scoprire come gli animali si sono evoluti fino a diventare le specie volatili che popolano oggi i nostri cieli. Nella collezione c’è anche un pezzo rarissimo e di grande valore: lo scheletro di un Prosaurolophus di circa 75 milioni di anni fa, lungo 4 metri e alto 2 metri. Il reperto è estremamente importante perchè ha la caratteristica di essere intero al 70% quindi solo una piccola parte è stata ricostruita successivamente in laboratorio.

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Ecco come doveva apparire il Prosaurolophus

Ma come sono arrivati tutti questi resti fino a Serrapetrona?  Il Comune nel 2006 ha ereditato i tesori che il paleontologo e geologo Giorgio Recchi, appunto l’Indiana Jones di Serrapetrona, aveva custodito nella sua casa. Un tesoro inestimabile di 839 reperti paleontologici, 305 reperti archeologici e 1377 reperti numismatici.

museo serrapetrona 4A quanto pare Recchi, appassionato di storia e archeologia, durante i suoi viaggi di lavoro aveva l’abitudine di tenere qualche reperto per la sua casa per conservarlo. In tanti anni di attività è riuscito a collezionare centinaia di pezzi unici e importantissimi nascondendoli di volta in volta in valigia o dentro una borsa.

 

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Prova a disegnare anche tu la sagoma del Prosaurolophus

 

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