Una spettatrice speciale ha assistito sabato scorso a “La Traviata” in scena allo Sferisterio di Macerata. Si chiama Virginia Fabiani, ha 10 anni e vive a Pollenza.
«Mi piacciono la danza moderna, la musica e ho una passione per il canto – racconta – e da grande vorrei fare la blogger. Vado all’opera da quando avevo 4 anni».
Ecco la sua recensione dell’opera.
“La Traviata” è stata la mia prima opera e quest’anno sono andata a rivederla. Questa è un’opera drammatica, a volte allegra e a volte triste, (infatti finisce male perchè Violetta muore per colpa della malattia di cui soffriva).
La Traviata come mi ha spiegato mamma è un’opera difficile da capire per i bambini, però a me è piaciuta comunque; soprattutto mi è piaciuto il modo in cui è stata rappresentata: con gli specchi sospesi in alto, i tappeti che cambiavano a seconda del luogo in cui si svolgeva quella scena e poi i balletti, la musica (diretta dalla direttrice americana Keri-Lynn Wilson), le arie dei cantanti e infine i costumi, molto ben realizzati.
Ho trovato anche molto affascinante la parte in cui Violetta e Alfredo (la protagonista e il suo amore) camminano in mezzo al palcoscenico e si nota benissimo venir fuori un prato verde, che in fondo è il colore del Macerata Opera Festival, pieno di bellissimi fiori.
L’aria che mi è piaciuta di più invece è stata quella delle zingarelle, dove due donne e un uomo hanno ballato molto bene.
La parte scenografica che ho preferito è alla fine, quando Violetta muore: lo specchio si alza e tu ti ci puoi specchiare.
Io consiglio a tutti quelli che non l’ hanno mai vista, che l’ hanno vista con una rappresentazione diversa di andarla a vedere o a rivedere perchè è molto bella e merita degli applausi».
Solamente una parola : bravissima !