venerdì, Novembre 22, 2024

Riuso degli spazi verdi
e aree ad hoc per i nidi:
Macerata si fa notare in Europa

I progetti de Les friches QuisSiGioca e QuisSicresce vincono il titolo Buone Pratiche nel settore dello sviluppo urbano sostenibile, promosso dal programma europeo Urbact

 

1-QUIsSI-CRESCE-Les-Friches-300x201

Sai che a Macerata sono stati sviluppati due progetti pensati proprio per i bambini e le bambine? Si chiamano “QuisSi gioca” e “QuisSi Cresce” e hanno ricevuto un importante riconoscimento a livello europeo. Macerata è infatti tra le dodici città italiane vincitrici del programma Urbact che premia le migliori esperienze di buone pratiche di sviluppo urbano sostenibile. Selezionati tra duecentocinquanta proposte giunte da tutta Europa, di cui 97 dall’Italia, i due progetti pilota del Comune di Macerata “QuisSi gioca” e “QuisSi Cresce”, ideati e realizzati dall’associazione culturale Les Friches in collaborazione con gli assessorati comunali all’Ambiente e alla Scuola, si sono rivelati tra le migliori e innovative esperienze di progettazione partecipata di un ambiente urbano sostenibile. Oltre a ricevere l’ambìto riconoscimento Urbact good practice, Macerata con le altre città italiane vincitrici, sarà coinvolta nei prossimi mesi in una serie di iniziative di promozione in Italia e in Europa per trasferire la propria esperienza di successo ad altre città.

2-QUIsSI-CRESCE-Les-Friches-300x201Il primo progetto premiato, QuisSi Gioca!, si fonda sul riuso degli spazi di verde pubblico stimolando la partecipazione e l’integrazione. L’area di riferimento è stato lo spazio verde del quartiere Pace che, tramite una strategia partecipativa e il coinvolgimento di una comunità variegata per età e culture, è stato ri-progettato in funzione di un uso più consono a bambini e persone di ogni età.
Gli stessi principi del percorso QuisSi Gioca! sono diventati poi fondativi del secondo progetto che va sotto il nome di QuisSi Cresce! basato sulla valorizzazione degli spazi didattici all’aperto dei cinque nidi comunali di Macerata. Un percorso biennale di progettazione partecipata, formazione e auto-formazione che ha coinvolto bambini, educatrici e genitori, amministratori e tecnici comunali.
Un progetto che sta vedendo la luce in questi giorni con i lavori di realizzazione che sono appena iniziati negli spazi esterni dei cinque nidi comunali. La sua peculiarità si basa su un diverso concetto di spazio in forte connessione con l’ambiente urbano in quanto le strutture comunali si trovano al centro della città. In questo senso anche la partecipazione comprende più livelli di relazioni: dal bambino, all’educatore, alla famiglia, alla città.
2-QUIsSI-GIOCA-Les-Friches-300x225I due progetti sono stati avviati nel 2014 dall’assessora alla Scuola Stefania Monteverde e dall’allora assessore all’Ambiente Enzo Valentini, e continuano ora con l’attuale amministrazione. “Siamo molto orgogliosi di essere stati selezionati tra le migliori pratiche europee. Abbiamo compreso subito la forza di innovazione nella progettazione partecipata degli spazi pubblici. – afferma Stefania Monteverde – In questi anni i progetti hanno fatto crescere una cultura della partecipazione e della condivisione che ha fatto lavorare insieme ammnistratori, uffici pubblici, associazioni, professioniste, genitori, bambini. E’ una pratica che dobbiamo estendere in tanti altri settori. Un grazie speciale alla creatività de Les Friches che hanno ideato e coordinato i progetti”.

I due progetti pilota sono stati ritenuti meritevoli del titolo di Buone pratiche perché le dinamiche partecipative, che ne rappresentano il corpo centrale, sono alla base di percorsi virtuosi di cittadinanza attiva, espressione di una democrazia aperta e di una pedagogia orientata all’educazione al fuori. Un ulteriore aspetto positivo sta nella loro replicabilità permettendo così di trasferire una modalità d’azione in altri contesti. La Buona pratica Urbact di Macerata sarà ora presentata a Tallin (Estonia) nel mese di ottobre allo Urbact City Festival al quale parteciperanno più di 450 professionisti provenienti da tutta Europa. Una importante occasione quindi per promuovere il lavoro e far sì che la città diventi fautrice del cambiamento, partecipando agli eventi e alle pubblicazioni URBACT e dando un contributo reale all’Agenda Urbana dell’Unione Europea. Per saperne di più.

 

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