di Francesca Urbani
Genitori si nasce o si diventa? Un bel dilemma davvero per tutti quelli che hanno deciso di accettare questa bellissima sfida mettendosi in gioco. Perché i bambini impegnano, mettono di fronte a una quotidianità nuova che interroga e invita a riposizionarsi nel mondo tornando indietro. Sì, riaffacciandoci da adulti nell’universo dei piccoli, anche recuperando esperienze dimenticate, per portarli e accompagnarli finché non andranno “sulle loro gambe”.
Tantissime questioni che sembravano semplici da affrontare si rivelano, al dunque, spinose perchè manchiamo di riferimenti stabili e più vicini alla nostra cultura. Arriva in nostro soccorso questo libro, scaricabile gratuitamente on line, pubblicato per le edizioni Eum Edizioni Unversità di Macerata, “Genitori in divenire: affiancare la crescita dei bambini e delle bambine”. La professoressa Paola Nicolini, psicologa e psicoterapeuta, docente di psicologia dello sviluppo e psicologia dell’educazione all’Università di Macerata e Alessandro Biondi, psicologo laureato in psicologia cognitiva applicata all’università di Bologna ne sono gli autori. In una società come la nostra in continuo movimento e trasformazione gli autori legano insieme le teorie scientifiche più aggiornate sullo sviluppo nei primi anni di vita e le filastrocche e i giochi appartenenti alle precedenti generazioni. Una lettura che si articola in sedici capitoli che toccano i temi ricorrenti nell’educazione dei figli: il gioco, il controllo degli sfinteri, il sonno, il mangiare, il linguaggio, le nuove tecnologie, le relazioni, il racconto, i capricci, la conoscenza del proprio corpo e di sè offrendo anche delle proposte per agire. Gli autori propongono una riflessione sui principi a cui riferirsi per riportare l’educazione al ruolo di guida e orientamento nei confronti dei più piccoli pensando ai genitori ed educatori alle prese con una società in grande e continua trasformazione e con modelli familiari che si diversificano e si aprono; dominata da sistemi tecnologici di informazione e comunicazione che aumentano le possibilità di scambio in cui chi educa è a volte vittima delle mode del momento che spesso offrono proposte contraddittorie e inconsistenti.