venerdì, Novembre 8, 2024

Uno studente tormentato,
il cubo di Rubik e gli anni ’80:
la platea diventa una pista da ballo

VOCI DAL TEATRO - La redazione del Filelfo di Tolentino ha assistito ad “80 voglia di 80”, andato in scena al teatro Vaccaj: uno spettacolo capace di annullare le differenze di età e di far rivivere la spensieratezza di quegli anni

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La redazione di Voci dal Teatro con il cast dello spettacolo

Ormai da diversi anni l’IIS Filelfo di Tolentino in collaborazione con Compagnia della Rancia e Cronache Maceratesi Junior porta avanti il progetto “Voci dal teatro”, volto alla sensibilizzazione del linguaggio teatrale da un lato e alla valorizzazione delle eccellenze dall’altro. In particolare una redazione scelta, composta da cinque studenti e studentesse del liceo classico e scientifico, partecipa agli spettacoli della stagione del Teatro Vaccaj di Tolentino in posti riservati, e scrive una breve recensione, arricchita spesso da interviste agli attori. Il progetto vede coinvolti Alessia Reggio, Anita Parrini e Virginia Bagalini della 4A Scientifico, Emma Pucciarelli 3B scientifico, Emma Migliorelli e Sofia Baldassini 3B classico sotto la guida e la supervisione delle docenti referenti del progetto, Cristina Lembo e Sandra Cola.

***

voglia_80-3-1024x768di Alessia Reggio 

“80 voglia di 80”, andato in scena al teatro Vaccaj, nei giorni scorsi, è un grande show musicale colmo di veri e propri tormentoni anni ’80 dedicati a tutti i nostalgici e appassionati, con protagonista il celebre performer e content creator Manuel Mercuri. Un connubio perfetto fra innovazione e tradizione, un parallelo fra il passato e la contemporaneità che sfocia in una profonda riflessione e in un finale ricco di insegnamenti.
Partendo da un’iniziale idea di Paolo Ruffini, il regista e coreografo Fabrizio Angelini dà una nuova vita allo spettacolo adattando la storia al protagonista, grazie a dei video di scene recitate proprio da Manuel Mercuri, gli stessi che lo hanno reso famoso sui social. Il tema affrontato diventa dunque ancora più attuale e anche le nuove generazioni riescono a immedesimarsi nel protagonista, un povero studente tormentato dai suoi professori: sarà grazie a un caotico quanto istruttivo viaggio negli anni ’80 causato da un cubo di Rubik a far capire a Manuel che tutti sono stati giovani, persino i suoi professori, e che anche loro hanno nostalgia della gioventù. È proprio intorno al cubo che viene incentrato il racconto: Manuel scompone la sua vita e si ritrova catapultato negli anni ’80, ma sarà sempre grazie a questo che riuscirà a tornare nel presente e in qualche modo a cambiare il destino dei suoi professori.
voglia_80-2-1024x768Uno spettacolo interamente ballato e cantato dal vivo che, grazie a colori sgargianti e coreografie acrobatiche, riesce a coinvolgere tutti in una vera atmosfera anni ’80, portando alla luce ricordi delle generazioni passate e suscitando lo stupore e l’interesse di quelle presenti. Come sostiene il regista Fabrizio Angelini: «E’ un genere che anche i giovani conoscono, anche i ragazzi delle scuole cantano, e contemporaneamente la generazione che ha 50 o 60 anni li ha vissuti quegli anni, si portano alla luce molti ricordi». Uno show che invita tutti ad alzarsi e scatenarsi sulle note delle hit anni ’80, riuscendo ad annullare le differenze di età e trasformando la platea in una pista da ballo dove ognuno può rivivere per qualche istante la spensieratezza di questi anni.

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