Laboratori genitori figli per scoprire i vecchi mestieri. Sono stati organizzati dai docenti della sezione dei 5 anni della scuola dell’Infanzia “Fratelli Cervi” di Macerata in collaborazione con le educatrici del Comune di Macerata all’interno del progetto “C’era una volta”.
«Siamo stati accolti – raccontano i docenti – tra le vie del piccolo borgo di case di terra “Villa Ficana” per approfondire i mestieri e le professioni che sono scomparsi man mano che la società è progredita a seguito delle innovazioni nel campo tecnologico, dell’avvento della rivoluzione industriale e dell’insorgere di nuove esigenze umane e sociali».
Il percorso è iniziato con la scoperta dell’antico mestiere del fornaio: a scuola abbiamo preparato l’impasto da far lievitare e il pomeriggio i bambini e le bambine, insieme ai genitori, hanno dato forma a piccole focacce da cuocere nel forno di terra del borgo.
Successivamente i presenti sono stati suddivisi in tre sottogruppi che si sono alternati per svolgere antichi mestieri. Come un tessitore sono stati realizzati dei piccoli telai con il cartone riciclato e i bambini hanno potuto sperimentare la tecnica della tessitura. La lavandaia usa sapone di Marsiglia, acqua e “olio di gomito” per lavare tele di stoffa a mano. Infine il falegname ha fissato dei chiodi con il martello su una tavoletta di legno.
«Poi, con un filo di lana – prosegue la nota – abbiamo provato a disegnare qualcosa dando libero sfogo alla creatività. Il pomeriggio si è concluso con un momento di condivisione, assaporando focacce calde e gustose appena sfornate. I bambini e le bambine con le loro famiglie hanno approcciato questa tematica con vera gioia esprimendo curiosità e interesse verso una realtà che va scomparendo. Forse, grazie a loro, tutto questo patrimonio non andrà perduto.
Pur sapendo che il nostro mondo è in continua evoluzione bisognerà sempre ricordare da dove siamo partiti. Ringraziamo Martina Fermani per averci ospitato ed aiutato nell’organizzazione all’interno dell’Ecomuseo di Villa Ficana; Alessandro Battoni, abitante del borgo e genitore per aver acceso il forno e cucinato per noi; la pedagogista Claudia Santoni e Federica Scoccia per la co- progettazione e cooperazione nell’organizzazione».