di Laura Boccanera
Ha 13 anni, salta gli avversari e conduce con maestria la palla fino a che non arriva al gol. Gioca con gli esordienti della Civitanovese e si chiama Sofia. E’ lei la “Best lady player” al torneo “Insieme al Monza” che si è disputato a Comacchio. E da sempre alle scarpette da danza e ai tutù ha preferito i tacchetti delle scarpe da calcio e l’erba dei campetti. Oggi gioca con e contro squadre composte da tutti maschi.
Un talento che va oltre le distinzioni di genere e infatti Sofia Rosetti è la beniamina dei suoi compagni di squadra. Alla prima edizione del torneo al quale ha partecipato la Civitanovese Esordienti (2011-2012) si è aggiudicata un premio speciale, affrontando in campo avversari dotati del doppio della sua stazza. Alla fisicità contrappone agilità e ambizione, alla velocità tattica e schema di gioco. La passione per il calcio nasce quando ha 7 anni in seconda elementare quando inizia a giocare con una squadra femminile. Con il tempo intraprende lezioni di tecnica con Massimo Ganci, ex calciatore ed allenatore di calcio e in quarta elementare inizia a giocare con la Civitanovese calcio insieme a tutti maschi.
Una distinzione che però è più sulla carta che sul campo: «Il calcio è la mia vita, non posso stare senza – racconta la giovane calciatrice -. Il campo per me è felicità, soddisfazioni e libertà. Quando gioco metto tutta me stessa e sono molto esigente nello sport perché voglio ottenere il massimo da me per arrivare al mio unico sogno, giocare con la prima squadra femminile della Juventus».
Un’ambizione che non contrasta con lo spirito di squadra tanto che Sofia è amatissima dai suoi compagni di spogliatoio: «Non c’è alcuna questione sul fatto che sono una femmina, mi trattano come se fossi una di loro, sono una di loro, pensano che sono forte». Ma oltre che gambe Sofia ci mette anche “testa”: in 13 anni non ha mai saltato un allenamento, con la pioggia o con il sole, col caldo o col freddo, e a volte anche con la febbre, lei corre nel suo ruolo di esterno sinistro.
E a Comacchio anche la Civitanovese esordienti ha mostrato il suo carisma aggiudicandosi il premio Fair play fra 28 squadre che disputavano il torneo e provenienti da tutta Italia e arrivando ai quarti di finale. «Questo premio ci riempie di orgoglio – dice il dirigente responsabile Davide Lazzarini – da sempre, con staff ed addetti ci impegniamo ad insegnare ai nostri tesserati cosa vuol dire rispetto e serietà, nello sport ma prima nella vita. Essere elogiati anche dallo staff di una quotata squadra di serie A, come il Monza, è per me e tutta la società motivo di grande orgoglio.
I giovani player civitanovesi, capitanati da Luca Piangerelli, si sono distinti per educazione e rispetto in campo e non solo. Aggregatori, coinvolgenti e sempre allegri, in tutto il villaggio hanno legato con gli altri team, portando a casa una grande esperienza ed amicizie da coltivare nel tempo. Gli osservatori del Monza, a bordo campo, hanno prestato notevole attenzione per alcuni dei gioiellini rossoblu; su tutti Noè Marziali ed i fratelli Alessio e Matteo Vitali, veri protagonisti del torneo. Da sottolineare anche il premio andato alla giocatrice Sofia Rosetti, che come una vera gladiatrice ha lottato in campo contrastando efficacemente gli avversari».