Doppio successo per il liceo Da Vinci di Civitanova alle Romanae Disputationes. Lara Bevilaqcua, studentessa dell’istituto racconta come è andata.
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di Lara Bevilacqua
Il Teatro Duse di Bologna ha ospitato Il 20 e il 21 marzo l’XI edizione delle Romanae Disputationes, il Concorso nazionale di filosofia per studenti e studentesse della Secondaria Superiore, riconosciuto dal Ministero tra le iniziative e le modalità di riconoscimento dei livelli di eccellenza conseguiti dagli studenti della scuola secondaria di secondo grado nell’ambito del Programma per la valorizzazione delle eccellenze.
Partecipare alle Romanae Disputationes significa per gli studenti impegnarsi a realizzare un elaborato scritto o video oppure, dallo scorso anno, un monologo filosofico sul tema oggetto del concorso ed infine – rinverdendo la vecchia pratica medievale della Disputatio, oggi meglio nota come Debate – sfidarsi a suon di argomentazioni al torneo di disputa Age Contra finale. Il tema scelto dagli organizzatori per questa edizione era una di quelle da capogiro: Quid est tempus?
La questione che sembra ovvia, in realtà, come già secoli fa aveva intuito il grande filosofo Agostino d’Ippona, è un implicatissimum aenigma: “Che cosa è, allora il tempo? Se nessuno me lo chiede lo so se dovessi spiegarlo a chi me ne chiede, non lo so». Numerosi studenti dell’I.I.S. “Leonardo da Vinci” di Civitanova, divisi in teams, hanno coraggiosamente accettato di misurarsi con il problema del tempo consapevoli che chiedersi che cosa sia il tempo non è una perdita di tempo. Al contrario, usando gli strumenti dell’indagine filosofica, per mesi, tutti hanno alacremente lavorato per smontare l’ovvio di una questione che ovvia non è, comunicando gli esiti della loro ricerca in rigorosi saggi argomentativi o, cambiando codice comunicativo, attraverso originalielaborati video. E poi qualche giorno fa, Bologna, il convegno, il palco del Duse. Gli studenti del Da Vinci da subito sono stati, per così dire, protagonisti dell’evento. Al termine dell’impegnativa lectio tenuta dal professor Carmine di Martino – ordinario della cattedra di Filosofia morale all’Università degli studi di Milano – al momento del dibattito, lo studente Riccardo Amicuzi della IV B Scientifico sale sul palco e con sincero pathos,citando i versi del poeta Gozzano, chiede del rapporto tra tempo ed eternità, dando prova che la metafisica non è morta ma coinvolge e provoca ancora i cosiddetti millenials.
Il giorno dopo, di buon ora, accompagnate dalla loro docente Barbara Amato, salgono sul palco Lucrezia Ciccone della III A Scientifico, Maddalena Regoli della III B Classico e Angela Ciarfuglia della IVB Classico che nel corso della finale Junior degli Age Contra – topico in questione “Il tempo ha un procedere lineare vs un procedere ciclico – dibattono per difendere la tesi della ciclicità del tempo. Lo fanno in modo talmente rigoroso, puntuale ed originale che, alla fine dell’agone, nella fase dei riconoscimenti finali post dibattito, il team avversario riconosce loro, oltre al garbato contraddittorio, l’originalità di aver declinato il tema della ciclicità del tempo non solo in relazione ai processi della natura ma anche nell’ambito dell’esistenza umana. Al termine dell’agone, arriva il momento più atteso: la proclamazione dei vincitor. Il team di Lucrezia, Angela e Maddalena trionfa risultando 1^ classificato per il torneo di Disputa Age Contra sezione Junior. Esplode la gioia e parte un fragoroso applauso. Brave ragazze, grazie a voi il Da Vinci di Civitanova torna sul podio. Gli organizzatori annunciano poi che è arrivato il momento della proclamazione degli elaborati vincitori – saggi o video – letti e corretti con il meccanismo accademico del blind referee da una commissione di docenti universitari. Dopo la precedente adrenalinica attesa, i cuori di studenti e docenti del Da Vinci riprendono a battere forte per l’altrettanto emozionante attesa dei verdetti finali relativi agli elaborati. A questo punto arriva un’altra grande soddisfazione: il team seguito dalla professoressa Simonetta Offidani,composto dalle studentesse della IV A Scientifico Caterina Ciribè, Giorgia Cerolina, Matilde Torresi, Maria Luce Ciarrocca, riceve una menzione d’onore per il saggio intitolato Initium ut esset, creatus est homo la cui motivazione è un notevole riconoscimento dell’accurato e approfondito lavoro svolto dalle studentesse. Un sigillo che vale tanto quanto il podio. Tornati a scuola, il team vincitore e quello con menzione d’onore hanno ricevuto i più sentiti e sinceri complimenti da parte di tutta la comunità scolastica e in particolare quelli del dirigente dell’Istituto il dottor Francesco Giacchetta.
bravissime ragazze!