Un viaggio-studio a Londra nella scuola secondaria di I grado. Si può. Al Convitto di Macerata in settanta, tra studenti e accompagnatori, hanno colto al volo l’occasione di un school trip di sette giorni, dal 20 al 26 febbraio, a Marchants Hill, nel Surrey, a pochi chilometri da Londra, durante la Settimana della Cultura proposta dalla scuola.
Ad attendere gli alunni e le alunne dell’Istituto maceratese, una full immersion nella lingua inglese, non solo in classe, dove sono stati proposti corsi specifici di speaking e listening riconosciuti dal British Council, con attestato finale per i risultati raggiunti, ma anche all’aperto, nelle magiche atmosfere del countryside inglese in cui il college di Marchants Hill è ubicato, attraverso una vasta gamma di coinvolgenti attività extrascolastiche sia di tipo ludico-sportivo, come arrampicata, discesa in corda doppia, tiro con l’arco, Giant Swing (altalena gigante), scherma, corso di sopravvivenza, che socio-ricreativo per il dopo cena, come silent disco, the Cube Challenges, Quiz Show o karaoke.
Non sono mancate le escursioni di grande spessore culturale: Windsor, con ingresso al grandioso Castello, e walking tour nella capitale del Regno Unito, con visita alle principali attrazioni di Londra, tra cui Big Ben, London Eye, Buckingham Palace, Downing Street, Palazzo di Westminster, Covent Garden, Royal Opera House. Con occhi meravigliati i partecipanti hanno passeggiato in St. James’ Park e scoperto gli incredibili tesori del British Museum. Indimenticabile l’esperienza vissuta dai sessantaquattro studenti di prima, seconda e terza classe della scuola secondaria di I grado del Convitto “Leopardi”, che, da veri English Lovers, accompagnati dai loro docenti ed educatori Carla Baldoni, Marco Cetraro, Simona Marconi, Mauro Navarri, Emanuela Petrelli, Manuela Rapaccini, hanno potuto tesaurizzare un notevole bagaglio di conoscenze e competenze, da quelle più prettamente didattiche a quelle relazionali, come confrontarsi con i propri limiti, assaporare dal vivo le tradizioni e la cultura del Regno Unito, implementare sia lo spirito di gruppo che la capacità di comprensione e impiego della lingua inglese in situazioni reali.
«Questa esperienza è stata particolarmente significativa non solo perché ci ha permesso di ampliare le nostre conoscenze, ma anche e soprattutto perché abbiamo potuto condividere emozioni e idee con gli altri», osservano Azzurra e Sara; «È vero, il viaggio ha superato le nostre aspettative e ci ha consentito di migliorare sia in Inglese sia nella socializzazione», confermano Michele e Tommaso. «Abbiamo apprezzato tantissimo anche il cibo: l’English Breakfast è fantastica e che dire del Fish & Chips?», chiariscono in coro gli altri studenti; «Vedere con i miei occhi la St. George’s Chapel, con la tomba della Regina Elisabetta II, è stato qualcosa di eccezionale, ringrazio molto i miei insegnanti per avermi dato questa opportunità», precisa Elena.
La dirigente scolastica Roberta Ciampechini si congratula vivamente con la professoressa Carla Baldoni, docente referente del progetto, che ha organizzato il soggiorno, evento complesso ma estremamente gratificante nei suoi risvolti educativi. «Si tratta di un unicum nel suo genere – ci tiene a precisare la professoressa Carla Baldoni – e siamo davvero orgogliosi di averlo ideato e messo in atto. Una palestra di vita fondamentale, in ottica open minded, per i ragazzi e le ragazze che hanno partecipato, dimostrando notevole responsabilità e maturità. Davvero prezioso il supporto degli accompagnatori che ringrazio di cuore».
Il viaggio-studio nel Regno Unito si inserisce in un’offerta formativa aperta all’internazionalizzazione che, oltre a sperimentare il CLIL (Content and Language Integrated Learning), contempla soggiorni all’estero non solo per l’Inglese, ma anche per il Francese e per lo Spagnolo, cadenzati nel corso dell’anno scolastico, e risponde ad una mission educativa ben precisa: puntare alla crescita globale di alunni e alunne in modo appassionante, interessante e divertente, senza nulla togliere alla serietà dei contenuti e al rispetto rigoroso dei programmi.
«Un plauso alle docenti di lingua inglese del nostro Istituto, le professoresse Baldoni, Marconi e Petrelli, e agli altri accompagnatori Cetraro, Navarri e Rapaccini, un ringraziamento alle famiglie ed agli studenti coinvolti, che hanno seguito con tenacia e passione la nascita e l’evoluzione del progetto» commenta Ciampechini. Come ricordava anche Mark Twain, il viaggio è il momento dell’esplorazione, del sogno, della scoperta, aiuta a cambiare la forma del proprio pensiero e della propria vita, è esso stesso un inno alla vita. Se la conoscenza dell’Inglese è divenuta oggi una necessità, dare la possibilità a ragazzi e ragazze di viaggiare in Inghilterra significa creare nuovi spazi per la creatività e l’immaginazione, permettendo loro di realizzare compiutamente ciò che sono o vorrebbero essere.