La soddisfazione nel raccogliere rifiuti e pulire il mondo, il ritrovamento e la sepoltura di un piccolo pettirosso morte e un’idea per rendere il mondo migliore. Sono alcuni degli aspetti più significativi della partecipazione dell’agrinido la Fornace degli gnomi di Gagliole a Puliamo il mondo nei giorni scorsi.
«E’ stata una mattinata intensa – raccontano le insegnanti – con tanto entusiasmo e voglia di collaborare tutti insieme. All’arrivo della Protezione Civile siamo andati in strada, in fila indiana, con tanto di guanti e di giubbetto fluorescente con sacchetti gialli, blu e di carta e contenitori per il vetro dentro il nostro carrettino. Ci siamo mossi dalla nostra struttura verso la strada provinciale e subito ci siamo resi conto che i rifiuti sarebbero stati tanti».
«Abbiamo trovato le bottiglie di vetro, le bottiglie di plastica, lattine, sigarette, pacchetti vuoti, plastica, cartone, scatole», «anche i segna limiti della strada», «mi piaceva prendere l’immondizia e ne ho presa tantissima e guardare gli stivali sporchi di terra, di fango», «Mi sono sporcata le scarpe, sono andata sull’erba, ho aiutato Monika a portare il carretto e tutte le cose della spazzatura» raccontano i bambini e le bambine.
«Poi ci siamo interrogati sul perché di tanti rifiuti al limite della strada ma anche nei campi e nelle scarpate e i bambini e bambine dicono «Sono le persone maleducate, quelli che non sanno le regole della Natura e della strada».
I bambini e le bambine sono rimasti molto colpiti da un ritrovamento inaspettato, un piccolo pettirosso tra l’erba senza vita. «Tante – raccontano le maestre – le domande e le ipotesi sulle cause della morte, chi ha ipotizzato la presenza di un gatto, chi ha pensato che qualcuno o qualcosa l’abbia schiacciato. Erano così coinvolti che abbiamo deciso di dargli una sepoltura perché il pettirosso ritorni alla Natura e possa un giorno tornare sotto altra forma di erba o di fiore».
La mattinata molto educativa si è conclusa discutendo di alcune proposte che un bambino lancia a tutto il gruppo e anche a noi insegnanti «Ho pensato di mettere un cartello “non si buttano le sigarette per terra” e un altro “Andare piano” e ancora “Non buttare le cose per terra”. Torneremo sull’argomento vista la sensibilità dei piccoli a farsi promotori di una campagna di sensibilizzazione. Ce n’è veramente bisogno. Tutti gli adulti dovrebbero farsi un piccolo esame di coscienza».