Una mostra interattiva a Corridonia racconta “Le città invisibili” di Italo Calvino a cento anni dalla sua nascita. A rendere omaggio al romanziere, scrittore, saggista e giornalista le menti e le mani di docenti, alunne ed alunni dell’istituto professionale Filippo Corridoni, che hanno trasformato la sala del centro di aggregazione giovanile Pippo, in un viaggio tra il sogno e la realtà di luoghi soltanto immaginati sulla carta da Calvino, riprodotti in installazioni artistiche visitabili fino al prossimo venerdì al mattino, mentre al pomeriggio si terranno laboratori didattici per le scuole. Al taglio del nastro sono intervenuti il dirigente scolastico Gianni Mastrocola e numerosi altri docenti dell’istituto, alcuni alunni e alunne, la sindaca Giuliana Giampaoli, la vicesindaca Nelia Calvigioni ed altri esponenti dell’amministrazione comunale. La mostra mette in scena alcune delle “Città invisibili” di Calvino, romanzo del 1972 in cui protagoniste sono città dai nomi di donna, ciascuna con le sue peculiarità, rese tangibili dalle installazioni artistiche contemporanee che popolano la sala del Cag, rendendola una palestra d’arte.
I pannelli con le parole di Calvino invitano a riflettere sulla propria vita quotidiana, passando dalla dimensione del sogno a quella dell’azione concreta, come riannodare i fili del proprio percorso di vita, costruire tramite tessere mobili la propria idea di città fantastica, scrivere la parola che ha più peso nella propria esistenza. Così chi entra a Zoe corre sulle ali del sogno e può colorare la sagoma della città, passando ad Ersilia ci si scambiano storie di vita, a Zenobia ci si alza in volo dal proprio esistere quotidiano e lo si contempla dall’alto. I vicoli di Eudossia invitano a perdersi per poi ritrovarsi, sedendosi su un tappeto volante. Ma non basta il viaggio prosegue sulle tracce dei propri desideri, nel trasformarli intrecciando i fili, scrivendo messaggi come quelli che si lanciano nelle bottiglie di vetro in mare.
Ci sono ancora Zobeide, Raissa e Bauci, poi si esce all’aperto e a salutare ci sono le splendide lanterne realizzate a mano dalle ragazze e dai ragazzi dell’ipsia Corridoni.
«Un ringraziamento ai docenti, alle ragazze ed ai ragazzi che hanno allestito questa mostra, al sindaco e all’amministrazione comunale sempre presente – ha detto il dirigente scolastico professor Mastrocola – le docenti Barbara Castellani, Silvia Gentili, Antonella Macellari, Mirko Montecchia, Flavio Donati, le altre colleghe e colleghi che hanno dato supporto. Ricordiamoci soprattutto che siamo qui per le nostre studentesse e i nostri studenti».
Ha aggiunto Giuliana Giampaoli sindaco di Corridonia: «Non mi resta che unirmi ai ringraziamenti del dirigente scolastico, che qualche mese fa mi ha parlato dell’idea di celebrare Calvino nel centenario dalla nascita. Idea che poi alla fine si è concretizzata, quindi un po’ come nella nella sua vita di scrittore sempre in bilico tra questi due piani della fantasia, della realtà. Dalla fantasia siamo passati alla realtà di questa mostra che raccoglie l’energia di tante persone. Qui c’è la parte materiale, ma c’è anche il sogno. Penso che sia questo l’insegnamento che possiamo dare ai nostri ragazzi, che non è solo preparazione tecnica, ma anche una formazione dell’anima».
Famiglia marchigiana di origine ma milanese.
I marchigiani sono persone intelligenti e discrete ma la provincia si deve evidenziare…Corridonia…
Quasi nessuno sa dove sia. Scrivete chiaramente Macerata( Marche). Apprezzo tantissimo tutte le vostre iniziative e mi complimento, soprattutto perché vengono coinvolti tanti giovani.
Grazie Fiorella Cingolani Brambilla