Si è conclusa da pochi giorni la seconda edizione del progetto di inclusione linguistica “Italiano in biblioteca”, promosso dall’Università e dal Comune di Macerata per bambine e bambini di origine straniera. E già si sta lavorando per la terza edizione. L’Ateneo ha messo a disposizione conoscenze e competenze consolidate nell’ambito del Master di primo livello in “Didattica dell’italiano L2/LS in prospettiva interculturale” (Master Italint), per offrire, in sinergia con il Comune, un servizio di facilitazione linguistica rivolto ad alunni e alunne di origine straniera delle scuole primarie e secondarie di primo grado della città. Svariate sono le provenienze dei partecipanti: Albania, Cina, Asia meridionale, Europa Orientale, Nord Africa e Sud America. Alla festa conclusiva del progetto, hanno portato il loro saluto il rettore John Mc Court, l’assessore alla cultura, all’istruzione e ai rapporti con l’università Katiuscia Cassetta, la direttrice del Master Italint Edith Cognigni. Quest’anno i partecipanti sono stati circa 30, provenienti da 4 scuole primarie – De Amicis, Fermi, Convitto Nazionale, Fratelli Cervi – e da 3 scuole secondarie di primo grado – Dante Alighieri, Mestica, Fermi.
«Le tirocinanti Benedetta Di Nunzio, Tania Stroppa e Raide Roger – si legge in una nota di Unimc – hanno seguito i giovanissimi studenti e studentesse per due pomeriggi a settimana nel laboratorio “Italiano in biblioteca” alla Biblioteca Mozzi-Borgetti, con la supervisione di Cristina Paoluzzi e Alice Magi, insegnanti esperte nella didattica dell’italiano come seconda lingua e nella facilitazione linguistica in contesto multiculturale. Parallelamente, le stesse hanno affiancato alcuni dei partecipanti nelle rispettive scuole, per offrire un supporto individualizzato o per piccoli gruppi. Il Comune ha anche coordinato i contatti con le scuole per selezionare gli alunni con maggiore necessità di un supporto linguistico».
«È stata una grande soddisfazione vedere con quale costanza i ragazzi hanno frequentato i laboratori e riconosciuto la valenza di un progetto che li ha supportati – commenta Cassetta -. Un ringraziamento alle famiglie che hanno compreso l’opportunità di accoglienza e di vera integrazione che è stata loro offerta nel luogo deputato alla cultura, la nostra biblioteca. Siamo grati all’Università di Macerata e al rettore John McCourt per questa collaborazione che ci auguriamo cresca sempre più grazie anche al supporto di partner che decidono di mettere a disposizione valide risorse, come ha fatto Mediolanum, che ringraziamo, che ha devoluto alle nostre attività di sostegno il ricavato di una iniziativa, organizzata il 18 maggio al teatro Don Bosco».
Il Dipartimento di Studi Umanistici di Unimc continuerà a mettere a disposizione conoscenze e competenze consolidate nel Master Italint, giunto alla tredicesima edizione.
«Sono grata al Comune e al rettore che, anche quest’anno, ci hanno permesso di poter dare un importante supporto alle scuole per l’inclusione delle alunne e degli alunni provenienti da contesti migratori – ribadisce la direttrice del master Edith Cognigni -. Il laboratorio ha permesso di potenziare la loro conoscenza della lingua e cultura italiana in un ambiente accogliente, attraverso modalità didattiche interattive e giocose. Stiamo già lavorando alla prossima edizione: di concerto con le docenti referenti delle scuole coinvolte, ci proponiamo di attivare una rete interistituzionale sempre più solida ed efficace affinché questo progetto possa diventare stabile».