lunedì, Novembre 18, 2024

Scuola senza zaino e valutazione narrativa,
insegnanti recanatesi studiano
l’educazione del futuro

MISSIONE - Una task force ha preso parte al visiting a Padova organizzato dal Centro Fonti San Lorenzo per osservare e confrontarsi su buone pratiche scolastiche

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Il gruppo dei partecipanti e delle partecipanti

Valutazione narrativa, ambienti differenti, scuola senza zaino e nuove funzioni dei docenti. Una task force di insegnanti recanatesi ha raggiunto Padova per un visiting formativo, organizzato dal Centro Fonti San Lorenzo di Recanati. I partecipanti hanno conosciuto e si sono confrontati con colleghi e realtà educative differenti. Una bella giornata di formazione, incontro, confronto. Per alimentare l’educazione del futuro.

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Il dirigente Alfonso D’Ambrosio

Per il visiting sono partiti lunedì tre pedagogisti, un’educatrice, sei maestre dell’infanzia, quattro della primaria, due professori della secondaria inferiore, una dirigente di istituto comprensivo e una responsabile di una scuola secondaria superiore. Un gruppo composito e ricco, che copriva tutte le scuole di ogni ordine dei comprensivi di Recanati, oltre all’Istituto Bonifazi e naturalmente al Centro Fonti San Lorenzo. Il gruppo che ha partecipato è in larga parte artefice di alcune delle più interessanti esperienze educative presenti nel territorio marchigiano: dal Patto Educativo della Comunità di Fonti San Lorenzo (https://bit.ly/40lYNGp) alla sperimentazione “Attiva” realizzata alla scuola San Vito (https://bit.ly/3ZlEAzc) fino alla “Scuola Urbana” che ha preso forma in tre sezioni dell’Infanzia A. Moro e Villa Teresa.
visiting_padova-3In mattinata ha visitato l’Istituto Comprensivo di Lozzo Atestino e Vo, guidato dal dirigente Alfonso D’Ambrosio, che sarà ospite del Centro Fonti San Lorenzo nel mese di maggio proprio per uno scambio di pratiche. A Lozzo Atestino si è conosciuta una realtà inedita di scuola pubblica, che ha introdotto la valutazione narrativa e ripensato drasticamente gli ambienti di apprendimento, scelto la Scuola Senza Zaino e ripensato la funzione del docente.

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Nel pomeriggio altri due visiting nella città di Padova: la scuola Waldorf Sophia, con la quale si sono approfonditi i principi e le pratiche dell’educazione steineriana, in un contesto di cura e ricchezza educativa fuori dal comune. In ultimo, è stata visitata la Scuola dell’Infanzia e Nido Integrato Giovanni XXIII, che porta avanti una ricerca-azione con l’Università di Padova, sotto la guida della coordinatrice Patrizia Granata, che ha spiegato la strutturazione della scuola focalizzata sulle aree di sviluppo e la costante rimodulazione della programmazione. «Una giornata lunga e faticosa – racconta Stefano Casulli – pedagogista del centro –  ma oltremodo splendida: ha permesso di far stare insieme, conoscersi e confrontarsi professionisti educativi della città, rinsaldando le alleanze e rinnovando la spinta a promuovere un’educazione comunitaria, democratica, a misura di bambino e bambina, ragazzo e ragazza, anche a partire dai tanti appunti raccolti con i nuovi amici padovani. Non c’è cambiamento in meglio della scuola senza una formazione intensa, vissuta insieme, attorno alle pratiche migliori presenti nel nostro Paese».

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