Ormai da diversi anni l’IIS Filelfo di Tolentino in collaborazione con Compagnia della Rancia e Cronache Maceratesi Junior porta avanti il progetto “Voci dal teatro”, volto alla sensibilizzazione del linguaggio teatrale da un lato e alla valorizzazione delle eccellenze dall’altro. In particolare una redazione scelta, composta da cinque studenti e studentesse del liceo classico e scientifico, partecipa agli spettacoli della stagione del Teatro Vaccaj di Tolentino in posti riservati, e scrive una breve recensione, arricchita spesso da interviste agli attori. Il progetto vede coinvolti Francesca Feliziani, Leonardo Cruciani, Eva Diomedi e Francesco Feliziani della IV A del liceo classico ,Alessia Reggio del II A scientifico sotto la guida e la supervisione delle docenti referenti del progetto, le professoresse Cristina Lembo e Sandra Cola.
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di Alessia Reggio*
“Quasi amici”, celebre film francese del 2011 con Omar Sy e François Cluzet approda al teatro Vaccaj nella serata di mercoledì 1° marzo con un adattamento teatrale che vede protagonisti Paolo Ruffini e Massimo Ghini. Uno spettacolo incentrato sulla diversità sociale e sull’amicizia, che riesce a sbocciare nonostante tutto. Due personaggi completamente diversi: un estroverso, maleducato, arrogante e quasi folle ragazzo proveniente dai quartieri popolari si ritrova a lavorare per un ricco borghese diventato tetraplegico in seguito a un incidente con il parapendio. Durante lo spettacolo viene mostrata la parte migliore e la peggiore dei due personaggi, che alla fine riescono a mettere da parte le loro controversie per creare un legame che va oltre le diversità. Insieme i due protagonisti imparano ad aiutarsi e a non sottovalutare il potenziale dell’altro, riuscendo ad entrare in sintonia e imparando a conoscersi davvero abbattendo i pregiudizi. Gli attori, noti per i loro lavori sia nel cinema sia nel teatro, hanno saputo ben trasmettere il messaggio dell’incredibile storia vera pur non lavorando in un ambiente con molti filtri come quello cinematografico, alimentando così la realtà e il fascino dello spettacolo.
La brillante coppia riesce ad avvicinare il suo pubblico anche al tema della disabilità, mettendo in luce tutti quegli atteggiamenti sbagliati che spesso portano a una visione alterata di questa condizione. Una storia che insegna come un’invalidità non sia un ostacolo insormontabile e che fa riflettere su come un solo amico possa cambiarti la vita. Un vero e proprio successo che fa comprendere agli spettatori come la visione del mondo possa cambiare in base alla propria condizione di salute, ma anche sociale e familiare; uno spettacolo che alla fine lascia trapelare come i due protagonisti siano diventati più di quasi amici.
*Alessia Reggio, 2A liceo scientifico