di Francesca Marsili
Monetina dopo monetina, inserita in un piccolo porcellino di ceramica tutto colorato, le preziose offerte dei bambini e delle bambine di 5 anni della scuola d’infanzia Rodari di Tolentino andranno ai figli dei malati mentali in Burkina Faso. Un progetto nato in collaborazione tra le quattro classi dell’infanzia dell’istituto comprensivo Lucatelli e l’associazione “Amici Per” di Tolentino nell’ambito dell’insegnamento dell’educazione civica.
Perché il Natale è forse il momento più significativo per trasmettere e insegnare ai più piccoli l’importante valore della solidarietà, della sensibilità e della generosità verso chi è meno fortunato. Madrina della speciale giornata Fabiola Caporalini, presidente dell’associazione, che da anni è in prima linea nell’aiuto delle popolazioni del Niger e del Burkina Faso. I piccoli scolari e le piccole scolare, attraverso le toccanti immagini scattate dalla presidente durante i suoi numerosi viaggi in Africa, hanno compreso le differenze tra loro e i bambini e le bambine del Burkina Faso che non possono andare a scuola perché devono lavorare, percorrere centinaia di metri per prendere l’acqua e giocare per strada con quello che trovano.
Un viaggio in mondo diverso dal loro compiuto attraverso lo sguardo dei ragazzi e delle ragazze africani che li ha portati a comprendere quanto importante è la solidarietà. In fila indiana, uno dopo l’altro, felici di dare un aiuto, hanno inserito nel salvadanaio le monetine chiaramente arrivate da mamma e papà. Il piccolo grande ricavato, andrà a figli dei malati mentali del centro di accoglienza di Loumbila, a pochi chilometri da Ouagadougou, capitale del Burkina Faso. Nel centro, diretto da suor Rosalie Kanziemo, si accolgono malati mentali che vivono in strada con i loro figli, spesso sani e in età scolare e provvede al loro sostegno e scolarizzazione.
Suor Rosalie, per questo progetto, ha fondato un’associazione che si chiama “Abasmei” ( l’acronimo in italiano significa associazione del Burkina che accoglie i malati mentali erranti e isolati). Con questa associazione, la “Amici per”, da circa un anno, ha iniziato una collaborazione per aiutare soprattutto i bambini e le bambine che vivono nel centro. Un salvadanaio pieno di generosità, la più sincera, ma anche di tanta speranza che oltre a dare una mano, intreccia nuovi importanti legami.
Di seguito le foto del centro in Burkina Faso