Tanti post it colorati sono stati attaccati il 25 novembre su una panchina rossa, simbolo della giornata stessa. Contenevano in sintesi i concetti più importanti della lezione tenuta dagli alunni e dalle alunne delle scuole medie dell’Istituto comprensivo “Mons. Paoletti” di Pieve Torina, parte del plesso di Valfornace, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Ad ascoltare la lezione le classi quarte e quinte della primaria. All’incontro a scuola hanno assistito anche il sindaco di Valfornace, Massimo Citracca, il vicesindaco, Ivan Cecola, oltre alla rappresentante della Commissione regionale Pari Opportunità, Paola Gerini.
La lezione, coordinata dalla professoressa Lucia Bravetti, si è articolata in tre momenti che sono stati dedicati alla storia dell’istituzione della giornata del 25 novembre ed al suo significato, alla presentazione della figura di Giovanna d’Arco e all’attualizzazione della sua vicenda ed infine ad una riflessione degli stessi alunni e alunne sulla lezione, sintetizzata in tanti post – it colorati appesi dai ragazzi sulla piccola “panchina rossa”, simbolo della Giornata stessa, realizzata dagli studenti e posta all’ingresso della scuola.
La lezione è terminata con l’intervento della rappresentante della Commissione regionale pari opportunità, Paola Gerini, che ha portato i saluti della presidente, spiegato ai ragazzi e alle ragazze il ruolo dell’istituzione, le iniziative intraprese e ha dialogato sui temi del rispetto, del superamento degli stereotipi, della violenza di genere e sul superamento della disparità di genere.
«Una lezione di educazione civica – scrive la scuola – che ha visto intrecciarsi storie del passato e del presente, parole e pensieri di grandi e piccoli, della scuola e delle istituzioni del territorio, tutti uniti per acquisire la consapevolezza che la violenza contro le donne comprende tutti gli atti di violenza fisica, sessuale, sociale, psicologica e/o economica e la coercizione o la privazione arbitraria della libertà, e continua purtroppo ad essere un fenomeno preoccupante in tutto il mondo, sia per la diffusione sia per la drammaticità degli eventi, che progredisce nella disuguaglianza e nella discriminazione. Rileggendo i post-it scritti dagli alunni, e appesi sulla piccola panchina rossa, non si può non pensare alle parole di Malala Yousafzai ascoltate in apertura della lezione: “Un bambino, un insegnante, un libro e una penna possono cambiare il mondo”».