di Francesca Marchetti
Dribblare sull’erba che calcò Gianni Rivera, andare a difesa nell’area di Fabio Cannavaro e fare un gol dal dischetto come Roberto Baggio, tutti “Palloni d’oro”: sogno o realtà? Per sette calciatori del settore giovanile della società Us Recanatese, da quest’anno in serie C, il sogno si è avverato. I giovani sono stati selezionati per uno stage con la Rappresentativa Lega Pro e hanno giocato con i loro colleghi del centro Italia nel prestigioso Centro tecnico federale Luigi Ridolfi a Firenze, più comunemente chiamato Coverciano, dal quartiere in cui si trova.
Sveglia all’alba per gli Under 17 Leonardo Garbattini, Alessio Ghergo, Leonardo Masi, Giorgio Patrizietti e gli Under 15 Youssef Berdai e Lorenzo Papini che hanno vissuto l’emozione di testare le proprie abilità sul terreno di gioco dove si sono allenati i più grandi calciatori della nazionale italiana per le sfide che hanno fatto la storia. Un premio ambito per l’impegno che mettono ogni giorno nel loro sport preferito.
Gli Under 17 hanno giocato nello stesso turno di gare a gruppi nella squadra Azzurra (ma in divisa nera), tranne Giorgio Patrizietti che è entrato nelle fila della squadra Bianca avversaria.
«Abbiamo avuto l’opportunità di fare questa esperienza che si è dimostrata molto bella ma soprattutto molto formativa, non solo dal punto di vista calcistico ma anche umano – ha detto Giorgio Patrizietti, recanatese che gioca nel ruolo di difensore -. Ci siamo confrontati con ragazzi provenienti da realtà sportive importanti da cui abbiamo potuto imparare alcune cose. Inoltre è stato sicuramente un privilegio poter giocare e conoscere il centro sportivo di Coverciano, all’avanguardia e con tecnici molto preparati e disponibili con noi ragazzi».
Alessio Ghergo, mezzala e trequartista sempre della città leopardiana, ha raccontato anche come si è svolta la giornata. «Ci siamo trovati davanti a questo enorme stabilimento che all’entrata riporta il logo della Nazionale e le date in cui ha vinto i Mondiali. Abbiamo fatto il check-in, un tour della struttura e abbiamo anche incontrato Emanuele Giaccherini, è stato molto gentile a scambiare due parole con noi. Ci siamo poi trasferiti nella sala dove pranza la nazionale italiana, ci siamo seduti agli stessi tavoli dove mangiano i campioni e abbiamo provato il tipico menù da calciatore. Nel primo pomeriggio siamo entrati negli spogliatoi e poi in campo per il riscaldamento e quindi la partita amichevole. Anche solo sedersi sulla panchina dei nostri idoli è stata una grande emozione. Io ho giocato dal primo minuto come mezzala ed è stato incredibile. L’estate scorsa guardavo in tv la serie “Sogno azzurro” sulla preparazione della nazionale di calcio italiana a Coverciano, per cui percorrere gli stessi corridoi e poi entrare in campo è stato spaziale. Per arrivare a questi risultati – ha concluso Alessio – bisogna impegnarsi nell’allenamento, ascoltare le parole del mister quando serve, dare il massimo e crederci sempre».