Un’iniziativa felice quella messa in campo dal liceo scientifico “G.Galilei” di Macerata, con gli allievi e le allieve della classe 1F che hanno redatto un opuscolo cartaceo di sintesi del lavoro svolto nell’ambito della programmazione annuale dell’Educazione Civica.
«In ossequio all’articolo 9 della Costituzione – si legge in una nota della scuola – gli studenti hanno approfondito la conoscenza del patrimonio artistico locale e della tutela dell’ambiente, occupandosi in particolare di Ricina, il più antico insediamento romano di Macerata, situato nei pressi dell’attuale Villa Potenza, dello Sferisterio, monumento simbolo della città, e della riserva naturale dell’Abbadia di Fiastra.
I docenti hanno poi organizzato con la classe opportune uscite didattiche, affinché gli studenti potessero visitare quei monumenti e quei luoghi oggetto del loro approfondimento di studio».
Ecco che molte delle conoscenze maturate attraverso le molteplici discipline del liceo, come il Latino, la Storia e la Storia dell’arte , le Scienze sono entrate in gioco per formare gli allievi alla tutela e alla valorizzazione dei monumenti e dell’ambiente.
«È stato piacevole – prosegue la nota – farsi guidare dai giovani liceali, ciceroni per un giorno, nel teatro romano di Ricina, intenti a presentare alle insegnanti Chiaretta Capodaglio e Giuseppina Capodaglio le caratteristiche del monumento e ad esaltarne la bellezza, alla presenza del custode delle rovine, Eugenio Palloni, e della professoressa Maria Loreta Eleonori, esperta in materia di Beni Culturali, che sono stati ringraziati rispettivamente per l’accoglienza e per il prezioso intervento in loco, oltreché per aver donato alla classe alcune copie del volume Ricina, il teatro, la città. (edito dalla tipografia S.Giuseppe srl.), realizzato nel 1996 per i disegni e le foto da Fabrizio Cipolletta , mentre per i testi da Giuseppina Capodaglio».
Si direbbe che i liceali si siano mossi “sulle orme del passato alla scoperta del percorso di formazione di una delle loro insegnanti”, la professoressa di Latino, a cui è toccato, a suo tempo, di coordinare e valorizzare, in qualità di giovane socia dell’Archeoclub cittadino, l’interesse dell’Amministrazione Comunale e della Soprintendenza Archeologica delle Marche per l’antica città e il teatro romano, ancora oggetto di studi e meta di curiosi visitatori.