Si è chiuso uno studio osservazionale coordinato dalla professoressa Paola Scocco della “Scuola di Bioscienze e Medicina veterinaria” di Unicam, in collaborazione con la professoressa Francesca Mercati del Dipartimento di Medicina Veterinaria di Perugia, dal titolo “Il bambino, un futuro consumatore consapevole dei prodotti di origine animale: la pecora come modello di sensibilizzazione nei confronti del benessere animale e della salvaguardia della biodiversità”. Coinvolti circa 300 alunni e alunne delle classi IV e V della scuola primaria di Camerino (insegnante referente Michela Cambriani), Matelica ed Esanatoglia (insegnante referente Clara Bravetti), Visso, Pieve Torina, Valfornace e Muccia (insegnante referente Milena Compagnucci).
«Il progetto – si legge nella nota del gruppo di lavoro per lo studio osservazionale – ha trasmesso ai bambini il concetto di biodiversità, focalizzando l’attenzione sulle specie animali e vegetali più rappresentative in seno a ciascun ecosistema trattato, cercando anche di puntualizzare le differenze tra animali erbivori, carnivori ed onnivori, tra prede e predatori, tra animali diurni e notturni, tra specie selvatiche e domestiche e tra queste le differenze tra diverse razze con particolare riferimento agli ovini. Si è parlato di come mantenere la biodiversità, anche attraverso l’utilizzo degli animali, nel rispetto del loro benessere. Si sono affrontati i diversi approcci alla valutazione dello stato di forma degli animali, da quello del proprietario di un animale domestico a quello dell’allevatore, da quello dei veterinari fino all’approccio scientifico mediante la ricerca di molecole coinvolte nella produzione di latte, di lana e nella funzionalità dell’apparato digerente. Si è affrontato anche il non semplice concetto di come il benessere animale abbia ricadute sulle produttività dell’azienda e quindi sul benessere dell’allevatore, e di come la sostenibilità ambientale e quella economica possano essere tra loro sinergiche».
Le attività sono state sviluppate avvalendosi di presentazioni multimediali, durante le quali i bambini ele bambine hanno avuto un ruolo attivo. Ai brevi seminari sono poi sempre seguiti dei giochi appositamente ideati ed incentrati sulle tematiche affrontate, «giochi che sono stati molto apprezzati e che, come hanno evidenziato i bambini nei loro commenti, sono stati capaci di far loro imparare molte cose divertendoli molto più di altre cose – prosegue la nota -. I bambini hanno apprezzato particolarmente il fatto di aver potuto fare attività, anche se in parte a distanza, insieme agli alunni di altre classi. Questa cosa è stata percepita molto positivamente ed in molti hanno evidenziato la differenza rispetto al passato periodo di didattica esclusivamente a distanza in cui hanno risentito dell’impossibilità di un confronto tra coetanei».
Per valutare le conoscenze e la percezione dei bambini e delle bambine nei confronti delle tematiche affrontate, durante lo svolgimento dello studio, i piccoli e le piccole partecipanti sono stati chiamati a compilare due differenti tipologie di questionari: di monitoraggio (test di massima performance) e di valutazione dell’atteggiamento (attitude questionnaires). «Lo studio – spiega la nota -, che ha rappresentato una grande opportunità per parlare ai bambini dell’importanza e del ruolo sociale della ricerca scientifica come promotore dello sviluppo del territorio e della formazione dei consumatori sui principi della sostenibilità, è parte integrante del progetto di tesi magistrale sulla Didattica delle Scienze che sta svolgendo la dottoressa Laura Del Gobbo, iscritta al corso magistrale Unicam in Biological Sciences. I risultati ottenuti dall’elaborazione dei dati saranno inoltre una parte importante del progetto di dottorato, in “Etica della comunicazione, della ricerca scientifica e dell’innovazione tecnologica” dell’Università di Perugia, della dottoressa Elisa Palmioli, seguita dalla professoressa Mercati in veste di supervisor e dalla professoressa Scocco come tutor esterno».
Hanno partecipato alla realizzazione del progetto gli studenti e le studentesse del corso triennale di “Ambiente e Gestione sostenibile delle risorse naturali” di Unicam Alessandro Bordi, Maria Teresa Ehrlich ed Anna Panniccià, oltre alla dottoranda Sara Moscatelli. Al termine delle attività i bambini e le bambine hanno scritto le loro impressioni, realizzato disegni e qualcuno addirittura ha composto delle filastrocche. «Siamo rimasti davvero stupiti dall’attenzione che hanno mostrato e dalle loro belle parole di apprezzamento, che in verità ci hanno anche fatto molto divertire – continua la nota -. Era impossibile inserire tutto. Perciò abbiamo scelto qualche frase, dei disegni ed una filastrocca, che sono per noi rappresentativi della efficacia delle nostre fatiche e del coinvolgimento dei bambini. Vogliamo ringraziarli tutti per il loro prezioso contributo. Un grazie enorme va alle insegnanti, non solo quelle di Scienze più direttamente convolte, ma veramente a tutte per la loro disponibilità e collaborazione, ed infine un grazie al personale ata che si è adattato al nostro andirivieni controllando sempre, in modo ineccepibile, temperature e green pass».