Studenti e studentesse del liceo classico Leopardi di Macerata protagonisti in due diversi eventi in programma per mercoledì 2 marzo: il Premio Croce, con l’annuncio delle opere finaliste e la lezione di Dacia Maraini sul pensiero e la poesia di Pier Paolo Pasolini, a 100 anni dalla nascita. Mercoledì 2 marzo si terrà l’incontro iniziale del lavoro delle Giurie popolari per la XVII edizione del Premio Croce in cui parteciperanno gli alunni del Liceo Classico, Linguistico e Scienze Umane. Ospite dell’evento è Dacia Maraini, che interverrà sul pensiero di Pier Paolo Pasolini, in occasione del centenario dalla nascita del poeta.
Dalle 9.30 alle 11.00, le classi quarte del Liceo, assisteranno da remoto alla comunicazione delle terne delle opere finaliste del premio 2022 e la giuria del premio sarà composta dagli studenti stessi.
«L’occasione di entrare a far parte di questo circuito – commenta Alessandra Maggi, docente coordinatrice del progetto – permette ai nostri studenti un contatto diretto con la letteratura contemporanea ed anche la possibilità di confrontare il proprio giudizio con altre realtà e con altri colleghi impegnati nella medesima manifestazione. Riteniamo che si tratti di un’iniziativa importante, volta specialmente alla formazione di una coscienza critica pronta a confrontarsi».
La presentazione delle terne di libri agli studenti e alle studentesse avverrà l’11 ed il 15 marzo prossimi; mentre il lavoro delle Giurie popolari per il Premio Croce 2022, XVII edizione iniziato il 2 marzo si concluderà il 27 maggio, nella sala conferenze dell’Hotel Adriatico a Montesilvano.
«Vista la validità formativa della lezione su Pasolini, ai fini della preparazione all’esame di stato – dichiara la dirigente Annamaria Marcantonelli – abbiamo invitato a collegarsi anche le classi quinte; d’altronde analoga esperienza l’avevamo fatta con Dacia Maraini a novembre ed è stato un appuntamento molto significativo. Da una parte quindi il liceo che partecipa alla giuria popolare del premio Croce e dall’altra una lectio letteraria. A distanza, ma ormai anche a questo dobbiamo sopravvivere: speriamo che non siano lontani i tempi per ricominciare a riavvicinarsi».