domenica, Novembre 17, 2024

Il ricordo delle vittime di Terezin
nel video di alunni e alunne del Classico

GIORNATA DELLA MEMORIA - L'opera di studentesse e studenti del liceo Leopardi, sezione Tecniche e Linguaggi della Comunicazione, nel quadrimestre dedicato al teatro

 

Giornata della Memoria, la classe VC del liceo classico Leopardi di Macerata, sezione Tecniche e Linguaggi della Comunicazione, nel quadrimestre dedicato al teatro, ha trattato un tema particolare: il campo di concentramento di Theresienstadt (o ghetto di Terezín secondo la definizione preferita da alcuni studiosi). Il lavoro, coordinato da Francesco Facciolli, ha ripercorso le tappe dolorose di questo sciagurato avvenimento ed era destinato ad essere rappresentato a teatro. Le condizioni pandemiche e la sicurezza necessaria da mettere in campo, ha fatto optare per un altro tipo di scelta, che è stata quella del video.

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«Abbiamo dato la precedenza alla sicurezza – commenta la dirigente Annamaria Marcantonelli – ed abbiamo cercato delle soluzioni interne che, grazie all’opera sempre illuminata dell’operatore teatrale Facciolli, coadiuvato dalla professoressa Sara Scattollini, ha portato ad avere un video di bellissima tensione, di qualità e di emotività; veramente complimenti a tutti i ragazzi per questa bella testimonianza». Ecco tutti i ragazzi e le ragazze protagonisti dell’iniziativa: Isabella Accorsi, Emma Andreozzi, Andrea Celeste Canzoneri, Maddalena Cardarelli, Mattia Castellani, Elena Fagioli, Sofia Fogante, Rebecca Foresi, Andrea Marcolini, Riccardo Mozzoni, Emine Mustafaj, Francesca Pinciaroli, Emanuele Giovanni Polce,  Amanda Procaccini, Sofia Severini,Yara Yasmine Vella, Costantino Zucconi. 

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La dirigente Annamaria Marcantonelli

Theresienstadt è stata una struttura di internamento e deportazione utilizzata dalle forze tedesche durante la Seconda guerra mondiale, tra il 24 novembre 1941 e il 9 maggio 1945. Incorporata dal Terzo Reich nel 1938, la città della Repubblica Ceca, a 60 km da Praga, è nota per aver concentrato nel campo omonimo «i maggiori artisti», «il fiore degli intellettuali ebrei mitteleuropei, pittori, scrittori, musicisti» e con «una forte presenza di bambini». Presentato dalla propaganda nazista come esemplare insediamento ebraico, fu in realtà un luogo di raccolta e smistamento di prigionieri da indirizzare soprattutto ai campi di sterminio di Treblinka ed Auschwitz. Secondo i dati confermati dall’Istituto Yad Vashem, su un totale di «155.000 ebrei passati da Theresienstadt fino alla sua liberazione l’8 maggio 1945; 35.440 perirono nel ghetto e 88.000 furono deportati» per essere eliminati. Nel computo finale (degli arrivi e dei morti) sono inclusi anche i circa 15.000 ebrei che giunsero al campo nelle ultime due-tre settimane, sfollati da altri campi di concentramento.

Il video andrà è online da oggi e sarà visibile sul canale YouTube della scuola, anche tramite il sito web, al seguente link: https://www.youtube.com/watch?v=o6fjZ8xJdyc

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