Un bambino vivacissimo che si nasconde, scappa, riappare per far rumore e buttare a terra le cose. Don Giovanni da bambino era così. A pensarci bene come siamo stati molti adulti e come siete voi bambini e bambine. Odia le regole dei grandi e sfida la paura. Vuole solo giocare all’infinito e anche di più.
Elena Carrano, responsabile del progetto Nati per leggere della provincia di Macerata lo ha immaginato così, scrivendo il testo e curando la regia di “Nino, lo scapestrato bambino”, andato in scena alla Notte dell’Opera a Macerata e ora in tour nel territorio. Lo spettacolo è stato realizzato per il Macerata Opera Festival.
Giocoleria, mangiafuoco, palloncini colorati, nastri, barattoli, luci, rumori e naturalmente il canto lirico: il tutto dosato magistralmente in modo che tutti i sensi sono coinvolti in ciò che accade nella scene che portano la inconfondibile firma delle Friches. E cosa accade in questo mondo coloratissimo che si muove, si smonta e si rimonta?
Leporello (Gianluca Ercoli), assistente bambinaio di Nino, è sempre lì a cercarlo dappertutto e a evitare che si ficchi in qualche guaio; soprattutto ora, che NiNo si è messo in testa di essere un Supereroe a caccia d’avventure. Anche Elvira (Sara De Flaviis), un’artista di strada, si unisce alla ricerca di NiNo.
Certo che può sembrare un bambino come tanti, ma come tutti i bambini è unico e speciale.
NiNo è diverso, è tante cose. Tante, quante può essere un bambino. È lungo il catalogo nel taccuino di Leporello, ce ne sono più di 1003. E Nino, rappresentato da un pupazzo animato da Fabio Ciccalè, scappa e torna e poi si arrampica e salta. Insomma afferrarlo non sarà affatto semplice, ma regalerà infinite sorprese.
Lo sanno bene i bambini e le bambine che lo hanno già visto e che sono rimasti incollati agli sgabelli , posizionati in prima fila per loro, con gli occhi sgranati e le orecchie bene aperte, per godersi questo magico spettacolo che nasconde in ogni dettaglio amore, rispetto e massima empatia con i più piccoli.
(Foto Fabio Falcioni)