di Elisabetta Pugliese
Parte da Instagram la lotta del liceo scientifico “G. Galilei” di Macerata al bullismo e al cyberbullismo.
Tutto è iniziato la scorsa settimana con il tema della comunicazione non ostile, quanto mai attuale, visto che il Covid-19 ha costretto tutti noi a dialogare a distanza senza l’intermediazione di un feedback visivo. È stato pubblicato il manifesto sul tema, e oltre ad attività didattiche di presentazione e promozione, gli studenti e le studentesse hanno dato sfogo alla loro creatività, con particolare riferimento ai social e al cyberbullismo. Gli alunni e le alunne della classe 2M hanno rivisitato tutti i punti del manifesto sulla comunicazione non ostile in maniera molto originale, quasi come una pubblicità progresso, ricreando degli slogan molto fantasiosi. Di settimana in settimana, verranno pubblicati i lavori di altre classi, seguendo format e temi diversi di volta in volta. Molti i punti citati nel manifesto. Il primo principio, ad esempio, afferma: “Virtuale è reale”. Per questo motivo, come affermano alcuni ragazzi e ragazze nel loro lavoro, “Dico e scrivo in rete solo ciò che ho il coraggio di dire di persona”. Bisogna fare attenzione, specie in un periodo storico in cui la comunicazione sul web è centrale, ma ancor più frequenti sono i cosiddetti “leoni da tastiera”, che scrivono ciò che vogliono senza pensare alle conseguenze, nascondendosi spesso dietro un profilo falso e credendo che, trattandosi della rete internet, si può dire qualunque cosa. Questo ricollega inevitabilmente al sesto principio: “Le parole hanno conseguenze”. Per questo i ragazzi, nel format di una chat, hanno scritto: “Prima di aprir bocca devo pensare, onde evitare un disastro naturale”. Ma non si tratta sempre di conversazioni con coetanei: come afferma il settimo punto, infatti, “Condividere è una responsabilità”. Attenzione, quindi, alle fake news, quando si incontra un’informazione non bisogna fermarsi mai al fatto che “sembra vera”, ma è necessario produrre ricerche approfondite su fonti attendibili prima di ritenerla reale e di condividerla. Facciamo attenzione, dunque, alla comunicazione: le parole hanno un peso, il loro utilizzo richiede un’attenta riflessione, specialmente per combattere i fenomeni di cyberbullismo, che oggi sono piuttosto diffusi.
Nell’ambito del progetto “L’ora della legalità”, è nato “Web Education”, un appuntamento organizzato nell’osservanza delle recenti direttive del Miur che offre contributi significativi per utilizzare al meglio, in sicurezza e pieno rispetto lo strumento della rete. Già prima del lockdown, l’istituto aveva preso posizione riguardo al tema, proponendo due iniziative. La prima è stata l’adesione al progetto della Regione Marche sul contrasto al bullismo e al cyberbullismo. Aveva avuto luogo un’assemblea di istituto alla quale avevano partecipato le classi del primo biennio, in cui l’avvocato Nocito aveva parlato ai giovani dei problemi collegati all’uso non corretto della rete. In seguito, durante la settimana culturale avvenuta a febbraio, i ragazzi e le ragazze delle classi prime e seconde avevano preso parte ad una competizione sulla cittadinanza digitale. Dopo un’intensa attività svolta nelle classi ed in seguito ad una formazione ad hoc per alcuni docenti, la scuola ha scelto di concentrarsi sui social network, particolarmente su Instagram, il più utilizzato da ragazzi e ragazze, per rendere giovani, genitori e professori più consapevoli e preparati relativamente ai temi e alle dinamiche conflittuali dell’odierna comunicazione sul web.
Per visionare i progetti dei ragazzi e delle ragazze del liceo “G. Galilei” e non perdere le successive pubblicazioni, visitare la pagina Instagram dell’istituto: https://www.instagram.com/liceo_scientifico_galilei_mc/?hl=it.